Venerdì 4 marzo 2022 Piero Pelù e Ghigo Renzulli hanno partecipato al programma televisivo Propaganda Live su La7.
Il rocker fiorentino ha eseguito “Sparami” una canzone che è stata scritta per il popolo palestinese e che ha voluto dedicare all’Ucraina.
“Cerchiamo di vivere un periodo così difficile per quanto da dietro lo schermo, quindi tutto sommato in una posizione di privilegio però cercando di non perdere il contatto con la realtà”. Ha dichiarato Piero Pelù – “Stamattina ci siamo svegliati con la notizia del bombardamento di una centrale nucleare, la più grande centrale nucleare d’Europa, da parte di un uomo, se così si può definire che nel 2004 distrusse una scuola piena di bambini facendo 333 vittime e con il quale però abbiamo continuato ad avere rapporti economici. Quindi facciamo parte di questa realtà anche se non sempre siamo d’accordo con quello che vediamo.
Quello che succede in questo momento in Ucraina ci riguarda in primissima persona, i profughi saranno milioni e l’Europa li dovrà accogliere
Essere critici non è facile. Abbiamo ancora una certa dose di democrazia in questo paese rispetto alla Russia, rispetto all’Iran e a tanti altri. Non ci possiamo lamentare ma dobbiamo stare attenti a non perdere il contatto con la realtà. Un musicista avrebbe la licenza poetica di poter vivere la sua vita artisticamente e non necessariamente attaccato alla realtà ma è impossibile non esserlo”.
Era il giugno del 1999 quando Jovanotti, Luciano Ligabue e Piero Pelù fecero sentire la loro voce con “Il mio nome è mai più”, singolo realizzato contro le guerre nel mondo durante il conflitto nel Kosovo che ha coinvolto anche la NATO, durato tanti anni, dal 1991 al 2001. I proventi di questa canzone furono donati integralmente a Emergency, l’associazione umanitaria dell’indimenticabile Gino Strada.
Parole che sono quanto mai attuali, oggi Piero Pelù dalla sua pagina facebook condanna duramente chi lavora per la guerra e non per la pace: “Bombardamenti a tappeto su tutta l’Ucraina dell’est, case, ospedali, scuole, televisione, cimiteri, memoriali della Shoah, anche con le bombe proibite come quelle a grappolo, milioni di persone vivono ormai imprigionate sottoterra da una settimana. Quello che succede in questo momento in Ucraina ci riguarda in primissima persona, i profughi saranno milioni e l’Europa li dovrà accogliere. Putin sta replicando quello che ha fatto in Cecenia, in Bielorussia, in Georgia, in Siria, in nord Africa, in Mali: distruggere, occupare e insediare uno spietato fantoccio al potere. L’Italia manda aiuti e armi, l’Italia è in guerra? Massima solidarietà e vicinanza ai pacifisti russi che sfidano la repressione dell’imperialismo putiniano. La pace è l’unica vittoria!”
E poi aggiunge pubblicando una foto del Corriere della sera: “I profughi dall’Ucraina dal 24 febbraio sono ormai 1.400.000 (si pensa che saranno almeno 8.000.000 i cittadini in fuga verso l’Europa), Putin promette i corridoi umanitari per i civili in fuga ma poi spara sulle famiglie con i bambini. L’uomo è l’animale più feroce sulla Terra, ma non tutti sono così assetati di potere e di sangue, anche sotto le bombe dell’invasore c’è chi crede ancora nell’Amore.”
Tutti i concerti dei Litfiba in Toscana
Piero Pelù e Ghigo Renzulli hanno annunciato che nel 2022, in occasione dei 40 + 2 di vita dei Litfiba, porteranno in tour per l’ultima volta la musica della band.
L’ultimo girone sarà il tour d’addio della band nata nell’autunno del 1980 nell’ormai mitica cantina di via de’Bardi, a Firenze.
“Ci sentiamo molto felici e appagati di quello che la musica ci ha regalato in tutti questi anni. Il modo migliore di salutarci è sul palco e in una tournée che sarà pazzesca” ha detto Piero Pelù “Ci vogliamo bene come fratelli, e litighiamo pure come fratelli” ha poi aggiunto.
Durante il tour dell’addio, che prenderà il via il prossimo 26 aprile 2022 da Padova, i Litfiba saranno accompagnati sul palco da: Luca “Luc Mitraglia” Martelli alla batteria, Fabrizio “Simoncia” Simoncioni alle tastiere e Dado “Black Dado” Neri al basso.
In Toscana saranno in concerto il 16 e 17 maggio al Tuscany Hall di Firenze.