Sono partiti sabato mattina da Firenze in direzione di Varsavia tre autotreni carichi di rivolti ai profughi ucraini.
A organizzarli è stata la Confederazione delle Misericordie che ha raccolto, grazie a tutte le sue Confraternite italiane, 70 pallet di merce.
Resteranno stoccati in un magazzino di Siemens e di volta in volta utilizzati al confine per sostenere i rifugiati.
Si tratta di uno dei primi interventi portati avanti dalle Misericordie, possibili grazie a contatti costanti con Caritas, Nunziature apostoliche, Governi locali.
La Confederazione delle Misericordie ha attivato, sin da subito, la sua unità di crisi per monitorare quanto sta accadendo sia in Ucraina sia nei Paesi vicini.
La sala operativa nazionale sta inoltre coordinando alcune operazioni di ‘family-link’ per portare in Italia un gran numero di rifugiati, in prevalenza bambini.
I volontari li stanno raggiungendo in due punti di frontiera in Polonia e in Romania. Una volta in Italia o si ricongiungeranno con i loro familiari o vivranno in strutture di Congregazioni religiose.
“La priorità deve essere data a chi fugge, ai rifugiati, ai feriti – spiega Elio Di Leo, delegato nazionale area emergenze delle Misericordie – Questo è il nostro contributo legato all’assistenza e per la tutela della persona umana. Il grande cuore dei 700 mila confratelli delle Misericordie in Italia è ammirevole: stanno lavorando su più fronti senza dimenticare tutti gli impegni già assunti nella Penisola. L’intero mondo chiede a gran voce una veloce pacificazione e rilanciamo i continui appelli che sta facendo anche Papa Francesco”.