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Balnearia: bar, ristoranti e stabilimenti a Carrarafiera

Località balneari e di montagna salvate dal turismo, ristorazione e pubblici esercizi penalizzati dagli effetti della pandemia

Balnearia a Carrarafiere

Al via a Carrarafiere la 42/a edizione di ‘Tirreno C.T. e Balnearia‘, evento fino al 7 marzo dedicato al meglio dell’ospitalità italiana, dal ristorante all’albergo, dal bar agli stabilimenti balneari.

Il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali Tiziana Nisini ha tagliato il nastro inaugurale, alla presenza delle autorità locali, Regione Toscana e Provincia di Massa Carrara.

Un segnale di ripartenza che finalmente, lo dicono i dati, può confortare il settore dell’ospitalità che tanto ha sofferto in questi due anni – spiega Paolo Caldana, patron della fiera – tanti espositori anche quest’anno hanno dato fiducia e confermano la voglia di investire e di migliorare la propria struttura”.

Bar e ristoranti falcidiati dalla crisi

Tra i dati evidenziati dai promotori, gli oltre 22 mila bar e ristoranti che dal 2020 hanno chiuso soprattutto a causa della pandemia. A fronte di 9.000 aperture il saldo resta negativo a -13.000 strutture in Italia. Secondo dati della Fipe, iI I trimestre 2021 lo scenario di mercato, nella visione delle imprese, resta negativo.

Il confronto con le valutazioni rilevate in occasione del primo trimestre 2020, già di per sé negative perché segnate dall’inizio del lockdown, indica un significativo peggioramento. Il saldo tra valutazioni positive e valutazioni negative sulla dinamica del fatturato dell’intero settore segna -68,3% in peggioramento di 13 punti rispetto ad un anno fa. Ancor più negativo, il saldo sulle performance delle singole imprese (- 88,2%).

L’assemblea dei balneari a Carrarafiera

L’input di lavoro, misurato in unità di lavoro standard, del settore dei pubblici esercizi contava fino al 2019 oltre 1,2 mln unità, nel 2020 sono scese a 850 mila, dato inferiore a quello registrato durante la crisi del 2008-2009. A partire dal 2013 e fino al 2019 la crescita è stata progressiva con un +20% nel complesso del periodo, la variazione percentuale tra il 2020 e il 2019 è stata di -29,6%.

La pandemia ha colpito duramente il settore della ristorazione: il 2020 ha visto una flessione del 37% del fatturato di bar e ristoranti rispetto al 2019. Per far fronte a questo periodo di crisi, gli attori della filiera hanno attivato diverse leve. Le azioni principali hanno riguardato una maggiore efficienza di costi (23% degli intervistati), supporto ai distributori (18%) e ai punti vendita (18%) da parte dell’industria.

Le spiagge salvate dal turismo

Nel 2021 c’è stata una ripresa del turismo italiano in generale e di quello balneare in particolare. La crescita sul 2020 è del +21%, con l’arrivo di oltre 33 milioni di turisti per 140 milioni di pernottamenti.

Le località balneari e montane, che nell’estate 2020 avevano registrato un discreto recupero dei mercati, hanno registrato valori di crescita più contenuti, rispettivamente +19% e +13,1%. Nei mesi di giugno, luglio e agosto nelle località marine le presenze degli italiani sono stimate al +18,8% e quelle degli stranieri al +20%, per un aumento medio del +19%.

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