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Aiuti dalla Toscana all’Ucraina, ecco le donazioni “utili”. Appello a chi ha camion e tir

I due capannoni dell’associazione “I colori della pace” di Massa sono pieni di aiuti, ma ci sono cose più necessarie di altre. Giani visita il centro di raccolta, che lancia un appello per chi ha mezzi a disposizione

Visita all’hub Colours of peace di Massa - © Paolo Lo Debole

“Qui c’è la Toscana autentica e migliore, la solidarietà e l’operosità di questa nostra regione oggi mobilitata per portare aiuto a donne e bambini, una popolazione che subisce l’attacco di chi bombarda ospedali e scuole”. A parlare è il presidente della Regione Eugenio Giani, in vista ai due capannoni sull’Aurelia, a Massa, dove sono stoccati cibo, vestiti, coperte e medicinali.

Il presidente annuncia l’iban attivato dalla Regione per il sostegno alla popolazione ucraina e saluta i volontari nel centro di raccolta dell’associazione “I colori della pace”. Con Giani anche Antonio Giannelli, presidente internazionale dell’associazione che due giorni fa è riuscita a portare un camion di beni al confine con l’Ucraina, pagato dai balneari di Forte dei Marmi.

Un impegno che parte da lontano

“I colori della pace” è attiva nell’area di Stazzema ed è conosciuta da anni in Regione, dove sono state ospitate mostre e iniziative sulla pace anche con disegni dei bambini. L’associazione ha fatto da collante spontaneo alla raccolta di beni che qui arrivano grazie all’attività del mondo dell’associazionismo e del volontariato attivo sul territorio. La Protezione civile regionale ha attivato per oggi la colonna mobile per il trasporto fino all’hub di Massa.

Visita all’hub Colours of peace di Massa – © Paolo Lo Debole

“Sono qui per capire come possiamo incentivare sempre di più questo lavoro” ha detto Giani. La situazione rischia infatti di precipitare ulteriormente: “L’aggressore russo non ha limiti, la popolazione rischia di trasformarsi in una popolazione con milioni di profughi. Ci sarà necessità di soccorsi, di beni e di creare un corridoio umanitario, sia nei paesi a occidente dell’Ucraina che nei campi profughi in Romania, Moldavia e Polonia. Come Regione organizzeremo i tir necessari a trasportare beni di prima necessità e viveri, così come ci stiamo attivando in tutta la Toscana per avere alberghi sanitari”.

La grande solidarietà dei toscani

La mole di materiale accumulato nei capannoni a Massa è imponente. “Siamo stati l’ultimo evento culturale nell’Accademia di belle arti di Kiev, che si è chiuso il giorno prima dell’invasione russa: ci hanno subito contattati per portare degli aiuti” spiega Giannelli. “Eravamo partiti per portare un camion ma abbiamo dovuto aprire l’hub qui a Massa, in cui ci sono già aiuti per riempire dieci tir. Arrivano beni da tutta la Toscana”.

Visita all’hub Colours of peace di Massa – © Paolo Lo Debole

Il ringraziamento va alla trama fitta dell’associazionismo toscano, rappresentato nelle divise delle decine di volontari che si danno da fare nei capannoni, ma anche e in particolare all’associazione Robert Kennedy che ha fornito gli hub di Firenze e di Lucca.

L’appello

“La nostra esigenza in questo momento è portare la merce in Ucraina: faccio un appello perché le aziende che hanno dei camion a disposizione possano aiutarci a far arrivare i loro tir al confine ucraino, dove sono in mani sicure perché noi abbiamo già uno staff su linea confine rumeno-ucraino, dove presente la vicepresidente e parte del personale dell’associazione”.

Ecco cosa serve

Le indicazioni sulle donazioni si fanno precise. “C’è bisogno soprattutto di beni non surrogabili, che non possano essere sostituiti con altro. Quindi, principalmente, prodotti sanitari e cibo. Servono soprattutto medicinali ad ampio spettro, come antibiotici o antinfiammatori e per i disinfettanti è da evitare l’alcool, perché richiede un trasporto eccezionale. Gli alimenti devono essere di facile trasportabilità e a lunga conservazione: vanno bene i liofilizzati e si preferisce il latte in polvere a quello in bottiglia”.

Visita all’hub Colours of peace di Massa – © Paolo Lo Debole
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