Progetti che ambiscono a diventare impresa e idee che sono già realtà avviate: startup e spin-off. L’Università di Firenze mette sul tavolo le sue idee più innovative, in una presentazione che premia i progetti migliori ma dà anche sostanza a percorsi di ricerca nuovi e dalle prospettive interessanti. L’evento del 2 marzo 2022 è l’Unifi Startup Campus, l’iniziativa dell’Ateneo fiorentino svolta con il sostegno della Fondazione CR Firenze e la collaborazione della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione. I premi – percorsi di formazione – sono messi a disposizione dal Centro di Formazione Management del Terziario, mentre ManagerItalia Toscana ha supportato i gruppi durante il percorso.
Nel corso della mattinata sono intervenuti il prorettore al Trasferimento tecnologico dell’Università di Firenze Marco Pierini, l’assessora all’innovazione tecnologica del Comune di Firenze, Cecilia Del Re e il segretario generale della Camera di Commercio di Firenze Giuseppe Salvini. E’ interventuta anche l’assessora all’Università e ricerca della Toscana, Alessandra Nardini, che ha menzionato l’ufficio di trasferimento tecnologico della Regione Toscana, istituito “per mettere in rete le sette istituzioni universitarie toscane” ricordando anche come sia “fondamentale investire ancora di più oggi nella sinergia virtusa tra università ricerca e impresa”.
Le start-up più interessanti
Di idee per un nuovo business ce ne sono tante, ne sono state selezionati dieci presentate da altrettanti team di ricercatori che hanno concluso il percorso di formazione del programma Impresa Campus, iniziativa che dal 2013 ad oggi ha all’attivo 529 candidature raccolte, 323 progetti ammessi e 883 giovani coinvolti.
Questi i primi tre classificati: lo sviluppo di una metodica per la diagnosi precoce di neoplasie polmonari (Vigi Med), una innovazione tecnologica applicata alla riabilitazione domiciliare (RiaBilia) e l’impiego di oli essenziali delle piante per realizzare un diserbante naturale (Pacha Mama). Altrettanto interessanti le altre invenzioni. C’è l’app per prenotare le lezioni di guida, il kit per la cura delle piante di appartamento in modo da essere rigeneranti anche per l’uomo. Poi il servizio di ritiro dei pannelli fotovoltaici o il sistema che aumenta il benessere dei lavoratori. E ancora, i sensori che applicati a modelli architettonici in miniatura permettono una migliora narrazione dei percorsi museali o una app che ha tutto per creare eventi a basso impatto ambientale, dal luogo migliore ai fornitori adatti. C’è anche un servizio per facilitare la pubblicazione degli studi clinici.
Gli spin-off dell’Ateneo fiorentino
Dai progetti, alla realtà; ecco le tre spin-off dell’ateneo fiorentino che hanno avuto spazio allo Statup Campus. CoAimed che ha messo a punto un sistema in grado di fornire un supporto ai medici per la diagnosi e il monitoraggio di malattie neuro-cognitive combinando dispositivi indossabili, protocolli personalizzati e algoritmi di intelligenza artificiale. Dynamedics che offre consulenza per la progettazione e sviluppo di sistemi informativi e software per soddisfare esigenze cliniche della pratica professionale, quindi cartelle cliniche elettroniche, programmi per la gestione della farmaceutica, applicazioni mobile per la sanità, sistemi di e learning. PowerEmp che propone alle industrie soluzioni di efficienza energetica per evitare le conseguenze di eventuali black out e supportare così l’attività di manutenzione della rete.