Casa Buonarroti a Firenze, che per secoli è stata la residenza della famiglia Buonarroti, entra nella rete delle Case della memoria.
Si tratta di un nuovo ingresso nell’Associazione nazionale Case della memoria che arriva così a contare 90 case museo in 13 regioni italiane che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Abitazioni legate a tanti personaggi della cultura italiana.
L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale, partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia ed è “istituzione cooperante” del Programma UNESCO “Memory of the World” (sottocomitato Educazione e Ricerca).
Casa Buonarroti a Firenze
Michelangelo Buonarroti è nato a Caprese, in provincia di Arezzo, dunque Casa Buonarroti a Firenze non è stata la sua casa di nascita, ma è una delle case dove l’artista visse. Tra il 1546 e il 1553, Leonardo, nipote di Michelangelo, costruì questo edificio, nel 1612 fu ampliato e restaurato dal figlio, chiamato Michelangelo il Giovane, preservando la sua forma e la sua struttura fino ad oggi. Il Giovane usò il progetto che includeva due disegni di Michelangelo stesso.
Nel 1858, un anno dopo la sua morte, l’ultimo discendente di Michelangelo, Cosimo, cedette l’edificio e le sue collezioni alla città e il palazzo fu aperto come museo.
La casa in cui Michelangelo abitava fu per secoli la residenza della famiglia Buonarroti, attualmente un museo con archivi e biblioteche, in questo edificio sono stati raccolti, in memoria del grande artista, una ricca collezione di opere, modelli e schizzi.
Si trova a Firenze all’angolo tra via Ghibellina e via Buonarroti, a 5 minuti a piedi dalla Chiesa di Santa Croce.
Tra le opere più importanti di Michelangelo che si trovano in questo museo ci sono la “Madonna della Scala” e la “Battaglia dei Centauri” che sono appese nella stanza che porta il suo nome. Queste due opere sono due rilievi scolpiti da Michelangelo durante la sua giovinezza, tuttavia attraverso queste opere possiamo realizzare la notevole conoscenza dell’anatomia e della capacità di rappresentare il dinamismo dei soggetti.
“L’ingresso di Casa Buonarroti nella nostra rete è un tassello preziosissimo che chiude simbolicamente il cerchio sulla figura di Michelangelo, affiancandosi alla Casa natale di Caprese Michelangelo nostra socia già da qualche anno – commenta Adriano Rigoli presidente dell’Associazione nazionale Case della memoria -. Siamo felici di rappresentare, a modo nostro, questa enorme figura dell’arte a cui la Toscana ha dato i natali attraverso due case museo che raccontano una parte meno nota della storia del Buonarroti”.
“Sono particolarmente lieta – afferma la presidente di Casa Buonarroti Cristina Acidini – dell’ingresso della Casa Buonarroti in questa associazione prestigiosa, che da un capo all’altro del nostro Paese fa conoscere e valorizza le dimore dei tanti illustri personaggi, che hanno in così grande misura arricchito la storia e la cultura non solo dell’Italia, ma del mondo. Il direttore Alessandro Cecchi, con i Consigli e con il personale tutto, si uniscono nella soddisfazione e nell’impegno a rappresentare l’eredità, unica e preziosa, di Michelangelo e dei Buonarroti”.
Le case della memoria in Toscana
Le Case della Memoria in Toscana sono tantissime: la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi di Arezzo, la Casa Natale di Michelangelo Buonarroti a Caprese Michelangelo (Arezzo), Museo della Badia di Vaiano-Casa Agnolo Firenzuola e Museo Villa del Mulinaccio-Casa Filippo Sassetti a Vaiano (Prato), la Casa Sigfrido Bartolini di Pistoia.
A Firenze Villa Galileo ad Arcetri, il Museo Primo Conti a Fiesole, Casa Guidi, legata a Elizabeth Barrett e Robert Browning, il Cimitero agli Allori, il Cimitero “degli Inglesi”.
Ma anche la Casa Studio Indro Montanelli a Fucecchio (Firenze), Casa Carducci a Santa Maria a Monte (Pisa), la Casa natale di Giosuè Carducci di Valdicastello (Lucca) e Casa Giovanni Pascoli a Barga (Lucca).
In Toscana inoltre ci sono le abitazioni di: Giotto, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Francesco Guerrazzi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Piero Bargellini, Primo Conti, Leonetto Tintori e Elena Berruti, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Loris Jacopo Bononi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Elémire Zolla, Papa Clemente XII, Filadelfo e Nera Simi, Michelangelo Buonarroti, Giuseppe Garibaldi, Galileo Galilei, Giovanni Michelucci e il Cimitero di Porta a Pinti (cosiddetto Cimitero degli Inglesi), il Cimitero degli Allori a Firenze.