Pace, accoglienza, inclusione: sono questi i pilastri sui quali si fondano le proposte che rivolgono ai sindaci ed ai vescovi del Forum del Mediterraneo le associazioni di base riunitesi stamani in Piazza Santissima Annunziata a Firenze. Incontro che vedrà – domenica – anche la presenza di Papa Francesco e del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Al centro dunque – ora più che mai – l’esigenza della costruzione di scenari di pace, di rispetto dei diritti, solidarietà. Un dibattito che generi proposte concrete affinchè le parole si riempiano di contenuto: l’auspicio è quindi quello di dare sostanza alla forma.
Ripudio di tutte quelle condotte che violano la Costituzione Italiana e le Convenzioni internazionali
Un incontro – spiegano i portavoce delle associazioni – “che vorremmo non si riducesse a una semplice passerella di autorità”. Viene chiesta dunque una presa di posizione “netta” e una “dichiarazione congiunta, e ferma di ripudio di quelle condotte e scelte politiche italiane ed europee che violano sistematicamente la Costituzione Italiana e tutte le Convenzioni internazionali sul diritto dei rifugiati”.
Poi le richieste si fanno precise: una nuova legge sull’immigrazione e una sullo ius soli. “L’identità e il riconoscimento sociale sono le cose alle quali più ambiscono i nostri fratelli migranti – spiegano. La mancanza o la presenza di un foglio di carta che ne attesti l’esistenza spesso segna il confine fra l’essere e il non essere, potersi guadagnare il pane o dover cadere in mano ai caporali o agli sfruttatori”.
Rendere i migranti protagonisti attivi e produttivi nella nostra società e non schiavi del terzo millennio
Cosa fare dunque? Quali i passi che devono fare la politica e i governi? E i sindaci? Proprio ai primi cittadini si rivolgono alcuni degli auspici delle 21 associazioni, tra cui Firenze città aperta, Anelli mancanti, Comitato fermiamo la guerra e Comunità Cristiane di Base Italiane. Su tutti la creazione di una “rete delle città accoglienti” e poi ancora la richiesta di agevolazione dell’acquisizione della residenza per i senza dimora, gli investimenti in spazi abitativi e soluzioni formative che “possano rendere i migranti protagonisti attivi e produttivi nella nostra società e non schiavi del terzo millennio”. Dunque contrasto al lavoro nero, al precariato ed al caporalato. Poi arriva anche l’invito a calmierare gli affitti e ad assegnare gli alloggi vuoti. “Inaccettabili – dicono le associazioni – sono le baraccopoli ancora in piedi in molti luoghi, un regalo alle mafie e alla criminalità organizzata”.
Non mancano infine gli esempi, i modelli da seguire, come le esperienze di accoglienza diffusa, solidarietà e inclusione.
Le associazioni e i movimenti di base citano poi – nel loro documento – don Biancalani a Vicofaro, Domenico Lucano a Riace, Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi di Linea d’ombra a Trieste che “sono andati alla sbarra per aver fasciato i piedi dolenti dei migranti arrivati dal feroce Game della “Rotta balcanica”.
Queste le richieste, le condanne, le proposte. E una mano tesa da parte delle associazioni e dei movimenti di base. “Piena disponibilità a collaborare – ribadiscono – per costruire insieme quella rete accogliente della quale le comunità e l’Europa tutta hanno bisogno perché il Mediterraneo, da quel silenzioso cimitero d’Europa quale oggi è, si trasformi davvero in un Mediterraneo di pace”.
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Le associazioni che si sono ritrovate a Firenze e che si rivolgono a sindaci, governi e vescovi sono: Anelli mancanti, Assemblea permanente antirazzista antifascista Vicofaro Pistoia, Associazione casa Simonetta ODV, Assopace Palestina, Biblioteca Riccardo Torregiani, Città Visibili APS, Comitato fermiamo la guerra, Comunità Cristiane di Base Italiane, Comunità Cristiana di base San Paolo – Roma, Comunità dell’Isolotto, Comunità di base delle Piagge, Consiglio pastorale parrocchia di S. Maria a Ricorboli, CO.R.P.I., Firenze città aperta, Firenze per Mimmo Lucano, Florence Must Act, Misericordia di Barberino Tavarnelle ODV, Palazzuolo strada aperta, Refugees Welcome Italia – Firenze, Rete antirazzista fiorentina, Umani per R-esistere.