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BuyWine 2022, gli affari ripartono e l’export cresce del 20%: 100 buyers da tutto il mondo per il vino toscano

A Firenze torna  l’evento che fa incontrare produttori e compratori internazionali. Cresce l’ottimismo, ma incombe l’ombra della proposta europea sul Nutriscore. Giani e Saccardi: “La Toscana dice no”

BuyWine Toscana 2022 alla Fortezza da Basso di Firenze - © Ilario Costanzo

Tra i banchi e i corridoi della Fortezza da Basso di Firenze si respira un ritrovato ottimismo. “C’è voglia di ripartire”, dicono i produttori mentre contrattano con i compratori provenienti da tutto il mondo. BuyWine apre così la sua nuova edizione, la dodicesima, ma la prima in presenza dopo la parentesi virtuale dello scorso anno, con incontri via web e kit di degustazione spediti in ogni parte del mondo. L’11 e il 12 febbraio torna così protagonista in tutto e per tutto il vino toscano, da guardare e assaporare: 1.300 etichette per 45 denominazioni Doc, Docg e Igt della Toscana, 20mila degustazioni e 2,500 incontri faccia a faccia tra venditori e compratori, che si alternano al ritmo serrato di 25 minuti scandito da una campanella in filodiffusione.

Molto più di una vetrina internazionale, qui si fanno affari veri. Da una parte 200 imprese vitivinicole toscane, di cui la metà certificate bio. Dall’altra più di 110 buyers provenienti da trenta paesi. Alcuni sono mercati di sbocco consolidati, come Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, Danimarca, Repubblica Ceca, Regno Unito, Polonia, Paesi Bassi e Svezia. Altri sono piacevoli novità che delineano già una tendenza:  un sensibile incremento dal Sud America, con una nutrita rappresentanza di buyer provenienti da Colombia, Perù, Cile, Argentina, Messico.

L’export riparte e si torna ai livelli pre-pandemia

Buywine Toscana  – evento promosso da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzato da PromoFirenze e  Fondazione Sistema Toscana – rappresenta un po’ la cartina tornasole di un mercato in ripresa. I numeri che avvalorano tutto ciò parlano chiaro: un export di 840 milioni nei primi nove mesi del 2021, con un più 20% sul 2020 e più 12% sul 2019. Il mercato principale resta il Nord America, per circa il 35% del totale. Un ritorno ai livelli pre-pandemia, dunque.

“Quando parliamo del 12% di export per il vino toscano – commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani dal padiglione Spadolini della Fortezza da Basso – ci rendiamo conto che il nostro vino è protagonista sui mercati internazionali e il BuyWine lo sottolinea, dando ampio spazio a un’altra delle caratteristiche toscane, la qualità, che ritroviamo non solo nelle grandi aziende storiche ma in quelle medie e piccole, che stanno facendo un lavoro incredibile riescono a regalarci sempre nuove sorprese. Il vino è un elemento di attrazione enorme, pensiamo solo che una fetta considerevole del turismo è enogastronomico che arriva nella nostra regione non solo per le bellezze storico artistiche ma anche per la qualità del nostro cibo e del nostro vino e BuyWine Toscana celebra questo nostro ambasciatore dell’eccellenza nel mondo”.

Sommando la produzione di tutte le 200 aziende vitivinicole presenti a Buywine Toscana si arriva a un totale di 25 milioni di bottiglie di vino prodotte ogni anno. La maggior parte provengono dalla provincia di Siena (63), seguono Firenze (52), Grosseto (38), Arezzo (19), Livorno (11), Pisa (7), Lucca, Pistoia e Prato con 3 aziende a testa.  Tra le denominazioni più numerose: IGT Toscana, Chianti, Chianti Classico, Maremma Toscana, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, Vinsanto e Morellino di Scansano.

Le nuove tendenze e l’ombra del Nutriscore

C’è maggiore attenzione al biologico e alla qualità in questa edizione 2022, come confermano produttori e acquirenti, Altra novità: rispetto agli anni passati sono aumentati molto gli operatori che hanno sviluppato una propria piattaforma di vendita online, in grado di offrire prodotti più ricercati e di nicchia ai propri clienti. Una tendenza che si rileva soprattutto tra i buyer europei.

Ma a tenere banco nelle discussioni, anche la proposta che arriva dall’Europa e che mette tutti in allarme. Quella di Serge Hercberg, uno degli ideatori del sistema di etichettatura Nutriscore, che ha chiesto di indicare come pericolosa per la salute (con una F nera) tutti i prodotti alimentari che contengono alcol. La Regione Toscana si oppone fermamente, come dichiarato dal presidente Giani e dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi.

“Spero che l’Europa torni indietro e usi il buon senso – commenta  Saccardi – Ultimamente mi pare si assista a una serie di irragionevolezze su questo campo che penalizzano alimenti naturali e salutari come l’olio extravergine d’oliva o eccellenze dei territori come i prodotti a denominazione d’origine. Ora si vorrebbe addirittura ‘bollare’ il vino. Il vino, oltre a essere espressione di storia, di cultura e dei territori, è parte della dieta mediterranea e se consumato nelle giuste quantità, fa bene. Rischiamo di arrecare un grave danno all’intero settore vitivinicolo. E’ necessario che l’Europa fermi tutto”.

Grande attesa per le Anteprime

Il prossimo appuntamento è con la Settimana delle Anteprime dei vini di Toscana, dedicata alla presentazione delle nuove annate delle principali DOC e DOCG del territorio. A causa della situazione di incertezza dovuta alla pandemia in corso, i Consorzi insieme alla Regione Toscana hanno deciso di far slittare i propri appuntamenti al mese di marzo, dal 19 al 25. Come sempre, ad aprire la settimana sarà PrimAnteprima, giornata inaugurale della settimana che fa il punto sull’export e sulla produzione enologica toscana, in programma quest’anno per sabato 19 marzo tra il Cinema La Compagnia di Firenze e Palazzo Vecchio.

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