Un girotondo grande come la scuola e forte come un abbraccio, per manifestare il dissenso verso ogni forma di vandalismo e violenza. Così Firenze e soprattutto gli studenti reagiscono agli attacchi contro le scuole dell’infanzia e primaria Balducci e la secondaria di primo grado Paolo Uccello della notte tra domenica e lunedì 7 febbraio. La mattina di mercoledì 9 febbraio, tanti bambini e ragazzi che quelle aule le frequentano ogni giorno hanno manifestato prendendosi per mano, suonando e sventolando palloncini colorati. Con loro le istituzioni e il personale scolastico.
Il raid incendiario compiuto da ignoti
Contro gli istituti sono state lanciate probabilmente bottiglie molotov o stracci imbevuti di liquido infiammabile che hanno provocato principi d’incendio. Si sono registrati danni lievi, solo le vetrate d’ingresso annerite dalle fiamme. Al momento non ci sono state rivendicazione e le indagini di polizia sono in corso. Immediata la condanna e soprattutto la reazione. La dirigente dell’istituto Marika Intrieri spiega come questa sorta di flash mob “esprima la nostra indignazione e al tempo stesso i nostri valori civili. I ragazzi abbracceranno la scuola idealmente e fisicamente”.
“Era giusto organizzare una cosa del genere – ha detto l’assessora all’Educazione del Comune di Firenze, Sara Funaro – Gli episodi dei giorni scorsi non devono avvenire nelle nostre scuole: noi ci siamo, c’è la scuola, con tutto il mondo all’interno, a partire dai ragazzi. E’ il segnale più importante che possiamo mandare alla città“. “Il modo migliore per reagire a questi episodi, oltre a condannarli, è fare quello che abbiamo fatto oggi: abbracciare tutti insieme le scuole per lanciare il messaggio che la scuola c’è, è viva ed è presente con tutto il suo popolo, composto da studenti, insegnanti, personale scolastico e famiglie. La scuola è il cuore della nostra comunità, della nostra società, noi ci teniamo e non ci facciamo intimidire da questo tipo di attacchi ignobili”.
“In questi giorni ho sentito molte persone che mi chiedevano cosa fosse successo nelle due scuole che sono state oggetto di atti vandalici – ha raccontato poi il presidente del Quartiere 5 di Firenze, Cristiano Balli – Le due scuole sono state ferite. Mi auguro che gli enti preposti trovino i responsabili. La scuola ferita la si cura facendo più scuola. Mettendo al centro l’edificio, così come abbiamo fatto con questo girotondo, e continuare a credere alla scuola come luogo di educazione e di crescita dei futuri cittadini”.