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Il Pnrr in Toscana vale 3,5 miliardi: tranvia, edilizia, scuola e sanità

Il presidente della Regione Giani fa il punto sullo stato dei progetti. Tra questi anche la riqualificazione dei borghi, le connessioni veloci e la mobilità. Incontro il 16 febbraio con Comuni e Province

Eugenio Giani - © Paolo Lo Debole

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prende forma, “pur nella sua complessità, sta assumendo sempre più concretezza. Nelle 197 linee di finanziamento stabilite a livello centrale, in Toscana si stanno movimentando, ad oggi, 3,5 miliardi, già assegnati o stimati su progetti tramite decreti ministeriali o atti della Regione. Molti altri interventi sono frutto di concertazione e aspettano ancora un atto formale”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Eugenio Giani. Per il prossimo 16 febbraio è previsto un incontro  con i sindaci dei Comuni capoluogo e coi presidenti di Provincia.

Sono sei le missioni nelle quali è articolato il Piano: ogni ministro, o organismo di regia nazionale, ha fissato le risorse da destinare con decreti sui quali la Regione e gli altri enti beneficiari stanno lavorando. Sono impegnati comuni, città metropolitana, consorzi di bonifica e gestori delle acque, organismi che raccolgono istanze sociali e anche imprese, con la Regione che svolge un ruolo di coordinamento.

Gli interventi in Toscana

Ci sono i 277 milioni per fornire connessioni internet veloci, quindi banda ultralarga, larga e 5G, a cittadini ed imprese a partire dai 124 comuni censiti dalla Regione. Poi i 222 milioni per la tranvia di Campi Bisenzio e i 150 per quella di Bagno a Ripoli. 93 milioni per la riqualificazione della edilizia residenziale pubblica. Circa 100 per le politiche sul mondo del lavoro e 450 milioni sulla sanità per case e ospedali di comunità, centrali operative territoriali, adeguamento sismico e ammodernamento delle infrastrutture ospedaliere, assistenza domiciliare.

Sul campo c’è anche l’impegno delle direzioni regionali per vigilare e monitorare l’andamento dei progetti. Tra questi, 20 milioni per la riqualificazione di un borgo della Toscana a cui si aggiungono 36 milioni che arriveranno a 20 borghi toscani sotto i 5000 abitanti. 32 milioni per la bonifica dei siti orfani. 23 milioni per ciclovia tirrenica e la ciclovia del sole e circa 99 per il potenziamento ferroviario della Pistoia-Lucca. Ci sono poi 55 milioni per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico: gli interventi saranno realizzati dai gestori del servizio idrico integrato. E ancora  11,6 milioni per l’attuazione di progetti integrati su energia, acqua, trasporti, rifiuti nelle isole del Giglio e di Capraia. 55 milioni per le comunità energetiche in 119 comuni. Ci sono 77,5 milioni per i progetti di “Cold ironing”, ossia un sistema per favorire le connessioni elettriche in banchina limitando così l’inquinamento andei porti di Livorno, Portoferraio e Piombino (per quest’ultimo sono previsti ulteriori 55 per la realizzazione della SS 398 che collega il porto di Piombino all’imbarco dei traghetti) e il waterfront di Marina di Carrara per 10 milioni.

Sono previsto  circa 43 milioni per la messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica. 84 nell’ambito dell’istruzione professionalizzante per la riforma degli ITS e 102 milioni per la costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli asili nido, scuole materne e servizi di educazione e cura della prima infanzia. Il presidente Giani ha anche ricordato i 162 milioni per 30 progetti di rigenerazione urbana assegnatari nell’ambito del programma “Pinqua” e i 93,5 milioni relativi alla riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.

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