Arriva su Rai 1 la nuova stagione de “L’amica geniale”
Arriva nelle case degli italiani l’attesissima terza stagione della serie tv L’amica geniale, dal titolo Storia di chi fugge e di chi resta, ispirata all’omonimo terzo capitolo della saga firmata da Elena Ferrante. L’appuntamento con le nuove puntate dirette da Daniele Luchetti è su Rai 1, domenica 6 febbraio: in palinsesto ci sono quattro prime serata Rai, per andare a raccontare le vicende di Elena e Lila, ormai diventate donne. La vita ha infatti messo le protagoniste di fronte alle responsabilità della vita: Lila si è sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito – che non aveva mai amato – e l’agiatezza, e pur di essere indipendente, fa l’operaia in condizioni durissime, e convive con un nuovo compagno, Enzo; Elena ha invece proseguito gli studi, si è laureata alla Normale di Pisa e ha pubblicato il suo primo romanzo di successo che le ha aperto le porte dei salotti buoni, in giro per l’Italia, dove si reca per le presentazioni.
Ambedue hanno rotto i cardini del destino a loro assegnato e hanno abbattuto barriere di ignoranza e sottomissione. Le due protagoniste diventano così l’emblema della dura realtà femminile degli anni ’70 e di tutte le difficoltà che in quel periodo le donne hanno dovuto affrontare, per smarcarsi da mentalità e leggi che le volevano in condizione minoritaria rispetto agli uomini. La serie, così come il romanzo, diventa quindi un affresco della società italiana, di un sud che vuole crescere ma che è imbrigliano in dinamiche ataviche di povertà, violenza e prevaricazioni; di forti contrapposizioni politiche; le battaglie sociali.
Le nuove puntate, dirette da Daniele Luchetti, sono girate in Toscana
Le riprese della terza stagione de L’amica geniale, si sono svolte in buona parte in Toscana nel 2020, tra Firenze e Viareggio, in collaborazione con Toscana Film Commission e con il Comune di Firenze, dapprima nel mese di febbraio e poi, in un secondo step, da agosto ad ottobre.
‘Storia di chi fugge e di chi resta’ è un grande romanzo che – mentre giravo – definivo “epico domestico” – ha affermato il regista, Daniele Luchetti. “Perché ogni giorno provavo a tenere assieme due elementi: quello che ricordavo delle dinamiche familiari personali in quegli anni (il domestico), e gli echi della storia che entravano in casa mentre fuori tutto provava a cambiare (l’epico). Il mio intento è stato quello di raccontare in modo veritiero e interessante il tentativo di “liberazione” delle donne di quell’epoca. A me quegli anni lontani sembravano vicini per ragioni anagrafiche, ma non è stato lo stesso per gli attori. Mi sono trovato spesso a spiegare a persone molto più giovani di me cosa fosse stata la rivoluzione dei costumi degli anni ‘70 e a chiedere loro di identificarsi in quei tentativi di cambiamento e dissoluzione, per poterne rappresentare credibilmente quell’energia dubbiosa che ne costituiva la materia. Il lavoro principale ha coinvolto Margherita Mazzucco (Elena) e Gaia (Lila), che e che dovevano, nonostante la loro giovane età, rappresentare donne che crescono, che cambiano, che vivono desideri e maturità di donne più grandi di loro. Il loro talento mi ha permesso di mantenere non solo una grande credibilità, ma anche di mostrare quello che era usuale negli anni ’70: famiglie più giovani di quelle contemporanee. Le nostre mamme e i nostri papà erano poco più che adolescenti quando hanno fatto figli, messo su casa e questo cast lo ha messo in scena brillantemente, stimolando le loro emozioni in zone che per loro non sono ancora state vissute”.