Contributi fino a 40 mila euro per le aziende del settore dell’informazione locale, dalle micro alle medie imprese, che stanno scontando i cali di fatturato causati dalla pandemia e dalle misure di contenimento per contrastarla. Un effetto su tutti: la riduzione delle inserzioni pubblicitarie da parte di aziende a loro volta in crisi.
La Regione Toscana ha così stanziato un milione e centomila per le imprese che hanno registrato perdite di almeno il 20%. Si potrà presentare domanda a partire dal 24 gennaio, per un mese. Per i beneficiari l’obbligo di mantenere per otto anni l’attività. Il bando sarà pubblicato sul sito di Sviluppo Toscana, azienda in house della Regione che si occuperà pure dell’istruttoria delle domande.
“Questi ristori – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – hanno un doppio obiettivo. Il primo è quello di venire in soccorso ad aziende, come tante altre a cui abbiamo teso la mano in questi mesi, che hanno sofferto la crisi economica provocata dalla pandemia e le restrizioni imposte per contrastarla. Ma ha anche lo scopo di tutelare la pluralità dell’informazione, servizio essenziale e presidio di democrazia”.
Chi potrà beneficiare dei contributi
La misura – che era stata sollecitata dall’Associazione Stampa Toscana, il sindacato dei giornalisti, e dall’Ordine dei giornalisti della Toscana – si rivolge all’intero settore dell’informazione locale, dall’emittenza radiofonica via etere a quella televisiva con il digitale terrestre, dalle web tv e web radio ai quotidiani e periodici (su carta o on line) fino alle agenzie di stampa web. Le imprese devono essere iscritte al Roc, il registro degli operatori della comunicazione, e tra i requisiti da soddisfare c’è la presenza in redazione di giornalisti assunti con contratto da dipendente. Sono escluse dagli aiuti le imprese sanzionate, nell’anno precedente, per violazioni in materia di tutela dei minori e le emittenti di televendita.
Per godere del contributo a fondo perduto le aziende che faranno richiesta devono nel 2020 aver ridotto i propri fatturati di almeno il 20 per cento rispetto all’anno precedente. Chi ha iniziato ad operare nel 2020 avrà un ristoro proporzionato ai soli mesi di attività, non potendo dimostrare cali di fatturato, mentre per chi ha avviato la propria attività nel corso del 2019 (ma non dall’inizio) sarà fatta una media mensile ai fini della determinazione delle perdite. Tutte le domande presentate saranno esaminate entro marzo.
Un intervento che “permetterà di garantire posti di lavoro e stipendi” sottolinea il presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci. Apprezzata anche la decisione di inserire tra i requisiti per accedere al bando la presenza di giornalisti contrattualizzati in redazione, evidenzia invece il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, Giampaolo Marchini.