E’ l’Oscar della birra, il premio che viene assegnato al miglior produttore d’Italia. Firenze torna ad ospitare dal 15 al 16 gennaio al teatro TuscanyHall il Birraio dell’Anno. La manifestazione, organizzata dal network Fermento Birra, da dodici anni premia colui che si è distinto con la migliore produzione. A contendersi il riconoscimento come da tradizione 20 candidati al premio Birraio dell’Anno mentre sono 5 i giovani in gara per il Birraio Emergente.
A difendere i colori del Granducato Samuele Cesaroni del birrificio Brasseria della Fonte di Pienza in gara per il titolo di Birraio dell’Anno. In Toscana sono novantuno i birrifici artigianali (con prevalenza nelle province di Firenze, Siena, Arezzo e Pisa) e la produzione è stimata in circa 20.000-25.000 ettolitri per anno.
Cesaroni, dopo essere stato candidato come emergente nell’edizione 2017 del premio, è sempre stato abbonato alla top 20 a dimostrazione di un alto livello. A fare la differenza per lui le Imperial Stout, anche in versione barrel aged, e le sue basse fermentazioni.
Il Birraio dell’Anno
Quest’anno, per motivi legati al protocollo sanitario, sarà allestita una grande area con sedute per il consumo della birra in tutta tranquillità e sicurezza, e la presenza di un beer pass che garantirà ai visitatori l’assaggio di tutte le birre desiderate senza nessun tipo di pagamento al momento della somministrazione.
Due le sessioni di degustazione previste: sabato 15 gennaio con orario 18-23 animato dalla premiazione sul palco del birraio emergente (ore 21.30), e domenica 16 gennaio con orario 12-17 con l’incoronazione del miglior birraio dell’anno prevista alle ore 15.30.
Come sempre il Birraio dell’Anno si conferma evento culturale legato al mondo del luppolo tra degustazioni gratuite, street food e incontri sul palco del teatro. Una evento tributo nato per celebrare il mondo della birra artigianale italiana, oramai riconosciuta e apprezzata a livello internazionale.
