Si chiama “Giustizia Agile” è il progetto per portare “innovazione ed efficienza negli uffici giudiziari“. L’obiettivo finale è quello di eliminare l’arretrato, favorire la transizione digitale nell’amministrazione della giustizia, coniugare qualità ed efficienza delle decisioni giudiziarie.
Il progetto, finanziato con il bando “PON (Piano Operativo Nazionale) Governance 2014-2020” del Ministero della Giustizia, è stato vinto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell’ambito di un network di cui fanno parte altri dieci atenei italiani.
Il progetto ha un valore complessivo di 8 milioni ed è finalizzato a costituire una “cabina di regia” riferita agli uffici giudiziari della “Macro area 3”, composta dalle regioni Lazio, Toscana, Umbria.
Il gruppo di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna che parteciperà a questo progetto per rendere più “agile” l’attività degli uffici giudiziari, è coordinato dalla docente di Diritto penale e direttrice dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) Gaetana Morgante e vedrà anche la partecipazione della rettrice Sabina Nuti.
L’obiettivo è garantire un contributo fortemente interdisciplinare, grazie alle competenze di giuristi, economisti, esperti di management delle organizzazioni pubbliche e di sistemi informatici.
La possibilità di concorrere e vincere la selezione bandita dal Ministero della Giustizia sono il risultato di un lavoro pluriennale condotto dall’Istituto Dirpolis (Diritto, politica, Sviluppo) e dal Dipartimento d’eccellenza EMbeDS (Economics and Management in the era of Data Science) della Scuola Superiore Sant’Anna, grazie ai progetti “Text mining e misurazione della criminalità“, coordinato dalle docenti Gaetana Morgante (Diritto penale) e Maria Francesca Romano (Statistica sociale), e “Predictive Justice“, che unisce il diritto a tecniche di intelligenza artificiale, di cui è coordinatore il giurista Giovanni Comandè; grazie alle esperienze di “Clinica Legale”, con il coordinamento della docente di Diritto costituzionale Francesca Biondi dal Monte, che vede allieve e allievi applicare le loro conoscenze teoriche a casi pratici; grazie ai progetti del Laboratorio MeS Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, nell’organizzazione e nella valutazione delle performance delle aziende sanitarie.
“E’ un rinnovato motivo di orgoglio e di soddisfazione per la Scuola Superiore Sant’Anna – sottolinea Gaetana Morgante nell’annunciare il successo nel bando del Ministero della Giustizia – mettere a disposizione della collettività le nostre competenze per l’attuazione di obiettivi di cruciale importanza nell’ambito del Piano di Ripresa e Resilienza. Contribuire all’innovazione dell’amministrazione della giustizia ma anche alla formazione degli operatori giudiziari di oggi e di domani, attraverso un programma strutturato di ‘apprendimento permanente’ (Life long Learning’) che, partendo dall’organizzazione di ‘Cliniche Legali’ per studentesse e studenti universitari, prosegua fino alla formazione e all’aggiornamento professionale dopo la laurea, conferma ancora una volta l’impegno della Scuola Superiore Sant’Anna nel creare valore per il sistema-paese e nel contribuire alla sua crescita”.