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“Stracci”, il documentario di Tommaso Santi, arriva in sala

Il documentario del regista toscano racconta gli antichi saperi dei cenciaioli pratesi, la cui arte del riuso dei tessuti può essere d’esempio ai paesi in via di sviluppo, per trasformare le discariche di abiti usati in nuova ricchezza

Film Stracci

La grande tradizione pratese delle lane rigenerate, in un film

Stracci è il sintetico ed emblematico titolo del nuovo documentario del regista toscano, Tommaso Santi. Il regista è un vero talento della cinematografica della nostra regione, essendosi già aggiudicato il Gran Premio della stampa estera ai Globi d’Oro 2017 per il film Restaurare il cielo, il Premio MigrArti a Venezia 75, con il corto Krenk e il Premio Solinas Italia – Spagna per l’altra sua attività creativa, quella di sceneggiatore. Il film Stracci è scritto insieme a Silvia Gambi ed è stato realizzato grazie al sostegno di un ente regionale, Toscana Film Commission, nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema.

Nella sua nuova opera Tommaso Santi racconta e valorizza l’antica tradizione pratese nel riuso e riciclo dei tessuti, portata avanti dai Cenciaioli pratesi, cha a mani nude, per secoli, hanno diviso i cenci per colore e tipologia, consentendo di tirar fuori, da un materiale di scarto, una materia prima per la creazione di nuovi tessuti, che ha fatto la ricchezza di Prato. Il racconto di un esempio virtuoso di quella che oggi viene definita economia circolare”, anche attraverso lo sguardo di chi da sempre ricicla abiti usati, gli scarti tessili, per trasformarli in nuova materia prima.

Il documentario di Tommaso Santi affronta il tema dell’impatto ambientale della produzione tessile

Ma la tradizione laniera di Prato non è il solo tema del documentario Stracci. Il film si focalizza infatti su un argomento di grande attualità: la sostenibilità ambientale del settore Moda. A partire da Prato, il documentario va ad indagare cosa accade nel settore della produzione tessile nei quattro angoli del pianeta, per denunciare l’impatto sull’ambiente della lavorazione dei tessuti e mostrare come il modello pratese, se adottato, potrebbe invece portare ricchezza e sviluppo nei paesi più poveri della terra. In particolare, il film Stracci fa tappa in Ghana, ad Accra, dove c’è la discarica più grande dell’Africa, punto di arrivo di enormi quantità di rifiuti tessili. Una piaga ambientale serissima, che può però anche aprire nuovi scenari: il riuso e il riciclo possono infatti essere un volano di sviluppo.

Dopo l’anteprima dello scorso 20 novembre, a Manifatture Digitali Cinema Prato, alla presenza degli imprenditori del tessile e degli operatori del settore, il documentario arriva in sala, al cinema La Compagnia di Firenze, martedì 11 gennaio (ore 21.00), presentato alla presenza del regista. L’opera è una produzione Kove, in collaborazione con Solo Moda Sostenibile.

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