Per la linea ferroviaria Faentina si prospetta un futuro più roseo o certamente più green grazie all’introduzione dei treni ad idrogeno. La Faentina è stata infatti inserita tra le 11 regioni d’Italia dove il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile avvierà la sperimentazione dei treni ad idrogeno grazie alle risorse stanziate dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Prospettive che ad oggi sembrano lontane rispetto ad un quotidiano fatto di ritardi, cancellazioni, disservizi e treni non adeguati a questa linea che ogni giorno collega Firenze a Faenza via Borgo San Lorenzo e trasporta pendolari, studenti e viaggiatori tra Toscana ed Emilia Romagna. Situazione che è stata denunciata dagli stessi sindaci dei Comuni toscani attraversati da questa linea con un doppio sit-in davanti alle sedi fiorentine di RFI e Trenitalia, lo scorso 10 dicembre.
La Toscana e la Faentina vanno così ad aggiungersi alle linee non elettrificate e ad elevato traffico di passeggeri individuate in Lombardia, Puglia, Abruzzo, Calabria, Umbria, Sardegna, Piemonte, Lazio ed Emilia Romagna.
“È un risultato che premia l’impegno della Regione e che ci regala una bella soddisfazione” questa la reazione alla candidatura della Faentina del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Parliamo di un balzo notevole verso il futuro – spiega Giani – che metterà alle spalle sia l’attuale alimentazione a diesel dei convogli sia tutte le questioni legate all’elettrificazione della linea che si presenta complessa e costosa vista la conformazione dei territori che attraversa e la loro delicatezza sul piano ambientale e paesaggistico”. “Presto passeremo alla convocazione del tavolo tecnico sulla fattibilità dell’opera” conclude Giani, che ricorda: “il progetto dovrà prevedere anche la costruzione nell’area fiorentina di una stazione di stoccaggio ed erogazione dell’idrogeno ed è in linea con le linee guida del Pnrr, prefigurando un modello di mobilità ferroviaria pienamente sostenibile”.
Soddisfatto anche l’assessore regionale ai trasporti emiliano, Andrea Corsini: “L’avvio della sperimentazione è un’ottima notizia anche perché, in linea con il Patto per il Lavoro e per il Clima, si inquadra perfettamente nella nostra strategia che punta a ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili e a spostare quote crescenti di traffico dalla gomma al ferro. Assieme a Regione Toscana e Rfi presto insedieremo un tavolo tecnico per verificare la fattibilità e dare una prospettiva concreta al progetto. Facendo affidamento sulle risorse messe a disposizione dal Pnrr per la modernizzazione delle infrastrutture ferroviarie, è il momento giusto per passare all’idrogeno, in particolare dove l’elettrificazione delle linee non è conveniente, come nel caso della Faentina“.
Questo futuro possibile era già stato anticipato da Dario Nardella, sindaco di Firenze, proprio in occasione del Consiglio della Città Metropolitana che si è svolto a bordo di un treno storico lungo la Faentina, lo scorso 12 novembre. “In determinate linee come appunto la Firenze-Faenza che hanno dei limiti strutturali, come le gallerie piccole e la conformazione stessa della tratta, è praticamente impossibile pensare ad un progetto di elettrificazione, si possono sperimentare dei sistemi di trasporto ‘green’ attraverso l’idrogeno” ha commentato.
Attualmente la linea, su cui ora circolano solo treni diesel, è gestita da Trenitalia, che ha fatto proprio il progetto condiviso tra Regione Toscana, Regione Emilia Romagna e Città metropolitana di Firenze. Oltre ai treni ad idrogeno, il progetto prevede la realizzazione nell’area fiorentina di una stazione di stoccaggio ed erogazione dell’idrogeno e questa conversione all’idrogeno rappresenterebbe un salto in avanti tecnologico di notevole portata.