L’8 dicembre 2021 Patrick Zaki è stato rilasciato, finalmente è uscito dal carcere egiziano in cui si trovava da quasi due anni, anche se ancora aspetta la conclusione del processo.
Nel Palazzo del Pegaso del Consiglio Regionale della Toscana a Firenze dal 21 al 29 dicembre una mostra vuole celebrarlo grazie ai disegni realizzati dai bambini del comune di Vicopisano.
“Disegniamo ali per far volare libero Patrick Zaki”, questo il titolo del progetto, ideato dall’artista Daria Palotti e dall’Assessora alla Legalità del Comune di Vicopisano, in provincia di Pisa, Fabiola Franchi, promosso dall’Amministrazione vicarese a febbraio 2021, quando Zaki era ingiustamente detenuto da un anno, in collaborazione con il Consiglio per le Pari Opportunità di Vicopisano, Amnesty International, le Università di Pisa e di Bologna e l’adesione di tantissimi Comuni, associazioni e realtà.
“Pochi giorni fa, in occasione della Festa della Toscana, – interviene il Presidente Antonio Mazzeo – avevo citato il caso di Zaki come emblematico delle ferite aperte per il mancato riconoscimento dei diritti. Presentare oggi questa originale e bella mostra proprio all’indomani della notizia della riconquistata libertà di Patrick è per me motivo di grande gioia. Raccogliere nello spazio espositivo del Consiglio regionale una selezione dei tanti disegni che in questi mesi hanno tenuto viva l’attenzione sulla sua vicenda, rappresenta in modo mirabile l’inestimabile valore della libertà e dei diritti. Mentre facciamo festa per Patrick, siamo ancora più determinati a fare della nostra regione terra di diritti e portavoce dei tanti diritti negati”.
Hanno dato il loro sostegno all’iniziativa anche i Comuni di Bientina, Bologna, Calci, Calcinaia, Cascina, Montopoli in Valdarno, Pontedera, Prato, San Giuliano Terme, San Miniato, Vecchiano, Volterra, Arci Valdera, Circolo ARCI L’Ortaccio di Vicopisano, ANPI Vicopisano, Biblioteca Peppino Impastato di Vicopisano, Biblioteca Giovanni Gronchi di Pontedera, l’Associazione degli amici della Certosa di Pisa a Calci e il Museo della Ceramica Lodovico Coccapani di Calcinaia.
“Ali per Zaki – ha spiegato l’artista Palotti – è stata lanciata agli inizi di febbraio e in pochi giorni sono arrivati centinaia di disegni, poi è stato un crescendo. Presentando il progetto ho sottolineato che per partecipare non era necessario saper disegnare, ma che la cosa fondamentale era testimoniare la propria solidarietà, lasciare un segno, e magari anche una frase, e che si poteva usare qualsiasi tecnica: biro, matita, pennarelli, macchie di colore ecc. Il risultato è stato sorprendente sembra che tutti e tutte, a qualsiasi età, abbiano voluto esprimere la loro vicinanza a Zaki e il loro desiderio che fosse liberato, oggi avveratosi. Continuo a guardare i disegni e vedo quelli di bambini piccoli, da soli o con i genitori, di famiglie e classi intere, di artisti, di corali, di associazioni, di amministratori pubblici, di anziani ospiti di residenze sanitarie, di cittadini che svolgono le professioni più diverse, di volontari, di studenti e di professori universitari, come Cecilia Robustelli, docente di linguistica italiana all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia che ringraziamo molto per l’impegno con cui ci ha, da subito, sostenuto, coinvolgendo anche l’Università di Bologna, e la docente che coordina il Master Gemma a cui Zaki è iscritto, Rita Monticelli.”