Nei quartieri attorno al carcere di Prato è apparso un nuovo progetto di Livia Gionfrida e del suo collettivo artistico Metropopolare.
In tutto sessanta manifesti – tra affissioni e pensiline degli autobus – con messaggi poetici realizzati dai detenuti della casa circondariale “La Dogaia” all’interno del laboratorio che la compagnia pratese porta avanti da 13 anni.
Riflettere sulle reclusioni che ognuno di noi vive, creando un ponte tra chi risiede all’interno di un carcere e la cittadinanza che viene invitata a riflettere attraverso queste suggestioni poetiche anche in formato audio, scannerizzando il QR code presente su ogni manifesto.
“Dopo il successo di quelli affissi lo scorso Natale con le frasi dei bambini raccolte durante il lockdown, – racconta la direttrice artistica del progetto e regista Livia Gionfrida – continua il dialogo con la città attraverso questa nuova serie di manifesti. La nostra è una ricerca di nuovi linguaggi espressivi attraverso i quali cercare di comunicare con l’altro, con il pubblico, incontrarlo per mettersi in discussione come comunità”.
Il progetto dei manifesti fa parte della rassegna “Anche i poeti hanno una loro legge”, organizzata da Metropopolare. Da ottobre a dicembre laboratori, spettacoli e incontri con alcuni dei più importanti poeti e poetesse italiane, con appuntamenti sia all’interno che fuori dal carcere.
La rassegna proseguirà con lo spettacolo “It’s Just a Game”, regia Livia Gionfrida, al teatro Magnolfi sabato 27 novembre alle ore 21 e domenica 28 alle ore 17.
In scena Robert da Ponte, attore ex detenuto che inviterà il pubblico ad una tragicomica riflessione sul tempo presente. Info e prenotazioni a teatro@metropopolare.it.
Concluderà questo percorso durato tre mesi, un incontro in musica all’interno della casa circondariale con il cantautore Giovanni Truppi.