Sabato 30 ottobre sarà in concerto al Beste Hub (via Bologna, 243) a Prato Gary Lucas definito “Il chitarrista migliore e più originale d’America” David Fricke di Rolling Stone Magazine Usa, “Guitarist with a global guitar” dal New York Times e “Chitarrista fuoriclasse leggendario” dal The Guardian.
Associato alla Magic Band di Captain Beefheart ed autore di “Grace” e “Mojo Pin” di Jeff Buckley, collaboratore di Leonard Bernstein, Captain Beefheart, Jeff Buckley, Chris Cornell, Lou Reed, John Cale, Nick Cave e David Johansen e Patty Smith.
Leader e fondatore della band di culto Gods and Monsters, chitarrista eclettico, post-moderno per attitudine, compositore capace di esprimere un linguaggio complesso, ma universale, talvolta legato alla world music, all’avanguardia, al free jazz, all’avant-rock ed al blues delle origini.
I suoi vortici armonici, condensati in frenetiche escursioni atonali e aritmiche espansioni, che attingono dal country blues, sfiorano l’abisso poetico di George Gershwin, per rievocare lo stile trascendente di Robbie Basho e quello più contemplativo di John Fahey.
Uno stile chitarristico unico e unanimemente apprezzato, che lo ha contraddistinto dalle iniziali esperienze con Captain Beefheart, col quale ha collaborato per due album nella storica Magic Band, fino alla collaborazione con Jeff Buckley (col successo globale “Grace”, da oltre due milioni di copie vendute in tutto il mondo).
I lavori di Gary Lucas attingono dalla più classica tradizione blues, con tuttavia una statura internazionale ed includono stili differenti quali lo psychedelic rock, world music ed il jazz, oltre che alcuni inflessioni e spunti di musica classica.
Il concerto fa parte del calendario degli eventi del progetto “TIPO: Turismo Industriale Prato” un progetto immersivo ed esperienziale che si propone come modello di riferimento per il turismo industriale.
Nell’ultimo weekend del mese, fino a marzo 2022, i visitatori saranno guidati in un viaggio alla scoperta del più grande centro tessile europeo e del suo territorio, dove i giovani restano, perché la qualità di vita è elevata e si guarda a un futuro di innovazione.