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A Cavriglia il festival Motumundi per riflettere sulla salute del nostro pianeta

Dal 14 al 17 ottobre quattro giorni di dibattiti, conferenze, workshop e laboratori, parola chiave della kermesse: sostenibilità

Alice Imbastari - © Daniele Cossu

Torna a Cavriglia dal 14 al 17 ottobre la seconda edizione del festival Motumundi che ha come obiettivo primario accendere i riflettori sulla necessità di un cambiamento culturale in ambito ambientale, un ambiente che deve essere salvaguardato con una corretta produzione di energia e una politica che abbia prioritaria la sostenibilità.

La manifestazione si articola attraverso dibattiti, conferenze, workshop e laboratori sia in forma partecipata aperta al pubblico sia con partecipazione in forma remota tramite piattaforme on-line.

La parola chiave del festival è sostenibilità, una sostenibilità che si declina con decarbonizzazione, energie rinnovabili, eolico, fotovoltaico, mobilità elettrica, raccolta differenziata e risparmio energetico.

Il cambiamento climatico, l’educazione ambientale, la ricerca contro l’inquinamento, lo sviluppo ecosostenibile della società, i 17 UN sustainable development goals e la plastic free sono i pilastri del festival in cui dialogano, oltre ai rappresentanti della comunità scientifica internazionale, gli studenti di diverso ordine e grado che sono i veri protagonisti di Motumundi.

“I cambiamenti climatici non sono un problema del futuro – ha spiegato Roberto Vitale, presidente e direttore artistico del festival ma sono un’emergenza del presente. I cosiddetti eventi estremi come alluvioni, ondate di calore e siccità stanno, infatti, aumentando in diverse parti del mondo generando danni inestimabili, il pianeta sì sta riscaldando e la combustione di carbone, gas e petrolio sono la causa principale. Una causa su cui abbiamo l’obbligo di accendere i riflettori”.

Gli ospiti

All’edizione 2021 di Motumundi è annunciata la presenza, tra gli altri, dell’ambasciatore Giorgio Marrapodi, direttore generale della Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’ambasciatore Stefano Pontecorvo, Alto rappresentante della Nato in Afghanistan, della giornalista del Tg1 Rai Tiziana Ferrario e ancora dello scienziato Cosimo Solidoro, di Angelo Riccaboni, delegato italiano alla Mission for Soil europea, già rettore dell’università di Siena, di Mounir Ghribi, delegato del Dialogo 5+5, di Roberto Cimino, vice presidente Cluster tecnologico Blue Italian Growth, di Francesca Romana Rinaldi, docente dell’università Bocconi e di Nicola Tagliafierro, responsabile sostenibilità globale Enel X e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Il presidente ha avuto modo di ribadire il grande valore di Motomundi: “torna con una seconda edizione ricchissima e stimolante a conferma di quanto il comune di Cavriglia sia all’avanguardia su questi temi, grazie al suo rapporto con l’ambiente così vivo, così sofferto per la sua antica storia, ma anche così impegnato nel raccontare e dimostrare la necessità di un cambio di passo”.

A Cavriglia, ospiti della Vitale Onlus presieduta da Roberto Vitale, il quale è anche presidente e direttore artistico di Motumundi, sono annunciati la delegata d’Ambasciata Adriana Apollonio, Nicoletta Dentico, Society for International Development, Francesco Zambon, ex ricercatore Organizzazione mondiale della sanità con il suo ultimo libro “Il pesce piccolo. Una storia di virus e segreti”, il vice direttore dell’ANSA Stefano Polli, Nicola Casagli, presidente dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, Helena Baafi Mensah, manager dell’università di Sunderland, Damir Murkovic, presidente delle Camere di commercio dell’Europa centro orientale.

Tiziana Ferrario presenterà il suo ultimo libro “La principessa afghana”, nonché la giornalista del Tg2 Rai Christiana Ruggeri con il suo ultimo libro “Green Girls. Storie vere di ragazze dalla parte del Pianeta” che, al festival Motumundi, sarà uno strumento di lavoro per la sensibilizzazione dei giovani sulla necessità di rispettare l’ambiente.

Premio Motumundi 2021

Il Premio Motumundi è attribuito annualmente a una persona che, con il suo impegno e la sua attività professionale in Italia o nel mondo, ha saputo offrire il proprio sapere per la tutela dell’ambiente e del clima, ma anche per la tutela della salute dell’uomo e del regno animale e, questo, sostenendo una più completa formazione umana e sociale. Una persona che sia “testimonial d’eccezione” di un modello comportamentale e di uno stile di vita.

Quest’anno sarà consegnato ad Alice Imbastari, 12 anni, ambientalista e attivista per il clima,  lo scorso anno è stato assegnato a Filippo Giorgi e Sting.

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