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Morti sul lavoro, i bambini delle scuole dedicano una statua a Luana D’Orazio

Gli alunni di una quinta di Fucecchio hanno ideato il nome del monumento. Presenti anche la mamma e il fidanzato della giovane. L’assessora regionale Nardini: “Più formazione nelle scuole per dire no alla mancanza di sicurezza”

Il monumento a Luana D’Orazio a Fucecchio

Luana. Vita e lavoro“, è  questo il nome del monumento ai Caduti sul lavoro che l’Anmil e il Comune di Fucecchio, nel fiorentino,  hanno intitolato alla ragazza di 22 anni e madre di un bimbo morta a causa di un incidente sul lavoro in un’azienda tessile di Montemurlo (Prato) il 3 maggio scorso.  A idearlo gli studenti della classe V A della scuola primaria R.Fucini di San Pierino,  nell’ambito di un concorso promosso da Anmil e Comune di Fucecchio. Il progetto è stato premiato in occasione della 71/a Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro in programma il 10 ottobre.

Presenti alla cerimonia anche Emma Marrazzo, madre di Luana D’Orazio, e il fidanzato di Luana, Alberto. “Siate attenti, responsabili, consapevoli e sappiate anche dire di no”, ha detto Marrazzo rivolgendosi ai ragazzi. “E alle istituzioni – ha aggiunto – chiedo di essere sempre più presenti accanto ai lavoratori, con i fatti oltre alle parole. Questa statua ha la forma di un cuore proprio lo stesso che Luana metteva sempre sotto la sua firma”. Tra gli altri partecipanti anche l’assessora regionale alla formazione professionale e alla scuola Alessandra Nardini e il consigliere regionale Enrico Sostegni, oltre ai dirigenti regionali e nazionali dell’Anmil e dell’Inail e   il sindaco Alessio Spinelli.

Il monumento a Luana D’Orazio a Fucecchio 

“Le chiamano morti bianche, ma dietro c’è una striscia rossa di sangue e di dolore, che colpisce donne, uomini, famiglie intere. E’ necessario un impegno sempre maggiore, che metta insieme istituzioni, associazioni, parti sociali, mondo della scuola per mettere fine a questa inaccettabile strage. E al centro di questo impegno deve esserci la consapevolezza che il lavoro, su cui si fonda la nostra Repubblica, deve essere dignità e vita, mai incidenti e morte. Una consapevolezza a cui oggi ci richiama con straordinaria forza la presenza, qui, di Emma e Alberto, la madre e il fidanzato di Luana”, ha detto nel suo intervento l’assessora all’Istruzione, formazione e lavoro, Alessandra Nardini.

La Regione Toscana ha sottoscritto un protocollo insieme all’Ufficio Scolastico Regionale ed ad Anmil per promuovere la cultura della sicurezza tra gli studenti e formare i docenti.“La scuola è il luogo chiave per formare cittadine e cittadini consapevoli dei propri diritti, capaci, quando incontreranno il mondo del lavoro, di dire no a sfruttamento, discriminazioni e mancanza di sicurezza”, ha continuato l’assessore che domenica 10 ottobre,  per celebrare la 71a Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro,  sarà a Pontedera.

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