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Porto di Livorno, un protocollo per la sicurezza: “Non ci può essere lavoro senza tutele”

Giani: “Con questo protocollo intendiamo, infatti, dare una spinta ulteriore alla programmazione di iniziative e azioni, per favorire la sicurezza e la salute dei lavoratori, ponendo massima attenzione alle realtà più esposte ai rischi di infortunio”

porto livorno

Firmato il rinnovo del protocollo per la promozione della sicurezza del lavoro nel porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell’area portuale, tra Regione Toscana e tutti gli enti e istituzioni che hanno un ruolo per la sicurezza nel porto (Direzione marittima di Livorno, Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale, Ispettorato interregionale del lavoro, Inail, Direzione regionale vigili del fuoco Toscana, Comune di Livorno, Comune di Collesalvetti, Arpat, Ausl Toscana nord ovest).

Il protocollo: le finalità

Il protocollo ha la finalità di elevare gli standard di sicurezza sul lavoro dell’area industriale e portuale di Livorno mediante azioni e progettualità, che interessano sia l’ambito portuale sia gli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante, garantendo sinergia e omogeneità di azioni tra tutti gli enti e istituzioni, preposti a fare controlli e a programmare attività in materia, in piena collaborazione e nel rispetto delle rispettive competenze.

“La sinergia tra tutti i firmatari del documento darà un valido contributo per azioni concrete, finalizzate al potenziamento della sicurezza sul lavoro – ha commentato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Con questo protocollo intendiamo, infatti, dare una spinta ulteriore alla programmazione di iniziative e azioni, per favorire la sicurezza e la salute dei lavoratori, ponendo massima attenzione alle realtà più esposte ai rischi di infortunio. La problematica è ancora, purtroppo, di grande attualità. E’ nostro dovere continuare a impegnarci al massimo e vigilare, perché vengano rispettate le norme antinfortunistiche a tutela della salute e della sicurezza dei nostri lavoratori “.

“Il rinnovo del protocollo ci consente di rafforzare ancora di più la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti, andando a tutelare maggiormente la salute dei lavoratori e la loro sicurezza – ha sottolineato l’assessore Bezzini . Ringrazio tutti gli attori di questa importante sinergia per quello che è stato fatto a oggi e per quello che riusciremo a costruire insieme in futuro. Inoltre – prosegue – continueremo a promuovere la cultura della prevenzione, investendo anche in specifici progetti di formazione e informazione. La Toscana è in prima linea contro gli incidenti sul lavoro , che colpiscono al cuore la nostra comunità, da sempre attenta al problema e con una radicata cultura dei diritti e del lavoro. Per noi rappresenta una priorità assoluta, stiamo rafforzando tutti gli strumenti e mettendo in campo nuove azioni, per contrastare questo fenomeno ed evitare altre tragedie”.

Il porto di Livorno nel protocollo

Il porto di Livorno, in particolare, è un’area particolarmente critica dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, in quanto ai già elevati rischi derivanti dall’attività portuale si aggiungono i rischi dovuti alla presenza di numerose industrie a rischio incidente rilevante: è, quindi, fondamentale con il nuovo protocollo proseguire e potenziare l’attività già avviata dal 2015 di promozione, diffusione e consolidamento della cultura della salute e sicurezza in ambito portuale, con particolare attenzione al rischio da interferenze, adottando misure condivise tra i vari enti per migliorare la qualità e le condizioni di lavoro e per favorire la competitività e la sostenibilità.

“Dal Ministero del lavoro abbiamo indicazioni precise ad orientare la nostra attività alla massima collaborazione e sinergia istituzionale – ha aggiunto il capo dell’Ispettorato Interregionale Giovanni De Paulis – per questo sosteniamo con forza iniziative come questa. Ma non ci può essere lavoro sicuro, senza un lavoro regolare: servono quindi più controlli su tutti gli aspetti che incidono sulla sicurezza compresi gli orari osservati, i turni svolti e molto altro. Per fare questo e assicurare un potenziamento della forza ispettiva servono sicuramente risorse umane. Confidiamo di poter avere 800 nuovi ingressi entro la fine dell’anno e complessivamente duemila persone nel prossimo biennio”.

Con il nuovo protocollo la regia politica dell’attività è assegnata al Comitato regionale sulla sicurezza sul lavoro, prevedendo, quindi, anche il coinvolgimento delle parti sociali, sindacali e datoriali.

E’ inoltre prevista, poi, l’istituzione di un gruppo tecnico che predispone un piano di attività annuale, da sottoporre all’approvazione del Comitato che, principalmente: individua le problematiche in materia di sicurezza definendo indirizzi per affrontarle; definisce i criteri per lo sviluppo del sistema di sorveglianza sugli infortuni, il coordinamento delle attività di vigilanza e il controllo in materia di sicurezza di tutti i soggetti firmatari, ed anche i criteri per le modalità congiunte di ispezione; detta le linee di sviluppo delle procedure in materia di sicurezza; promuove interventi formativi e informativi negli ambiti lavorativi ritenuti maggiormente a rischio. Braccio operativo del Gruppo tecnico è il “nucleo operativo”, a cui partecipano anche rappresentanti delle parti sociali, sindacali e datoriali.

Ampia soddisfazione e rinnovata volontà di continuare a collaborare su questo fronte è stata espressa dai restanti firmatari del protocollo: Direzione marittima di Livorno, Inail, Direzione regionale vigili del fuoco Toscana e Arpat.

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