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Labsitters, insegnare l’inglese con la didattica a distanza è un gioco da ragazzi

La start up fiorentina ha fatto il grande salto con il programma Hubble di Fondazione CR Firenze e Nana Bianca, ora ha vinto il bando Rinascimento Firenze

La didattica a distanza di Labsitters

Da baby sitter a imprenditrice digitale nel campo dell’e-learning. Giulia Fantacci, 29 anni, ha cominciato con le lezioni d’inglese a casa per i più piccoli e ha trasformato la sua società Labsitters in un’attività capace di attrarre finanziamenti e capitali. Dopo la laurea in Economia aziendale a Firenze e il master in International management a Bologna, ha costituito la sua società ma la svolta è arrivata con la partecipazione al programma di accelerazione Hubble, nato dalla collaborazione tra Fondazione CR Firenze e Nana Bianca, con il supporto della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università degli Studi di Firenze.

Giulia Fantacci di Labsitters

Labsitters nasce nel 2016 a Firenze – racconta Giulia ripercorrendo i primi passi della sua società – con l’obiettivo di insegnare le lingue ai bambini con un approccio innovativo. Io ho la fortuna di essere mezza americana e a 14 anni già facevo la baby sitter in inglese. Negli anni ho avuto modo di comprendere che in Italia ci sono lacune importanti per quel che riguarda la conoscenza dell’inglese”. Nel corso degli anni ha messo a punto un metodo efficace per i bambini e incentrato sul gioco e sull’ascolto, sul modello di come impariamo a esprimerci semplicemente guardando i nostri familiari. “I risultati sono stati chiari da subito: i bambini con cui usavo questo metodo apprendevano più velocemente rispetto a una didattica tradizionale e quando ponevo loro delle domande sapevano rispondere” ricorda Giulia.

Certo, gli inizi sono stati faticosi anche perché faceva tutto da sola: dalle fatture al volantinaggio davanti alle scuole, dal piano editoriale di Facebook alla ricerca di partner. “Il punto di svolta è arrivato quando la società ha vinto il programma Hubble nel 2018. Oltre al fondo perduto da 50mila euro, è entrata nell’ecosistema di Nana Bianca. Io ho potuto seguire un programma di lezioni pratiche ad esempio sul fund raising” rivela. Un periodo intenso, fondamentale per allargare le basi del business: alle sedi già esistenti di Firenze e Milano, si sono aggiunti Pisa e Bologna. Fino a quel momento i laboratori didattici erano svolti a casa di chi prenotava una lezione individuale o di gruppo.

La didattica a distanza di Labsitters

Il Covid rimette in discussione tutto. “Avevo due strade: o chiudere e mettere il personale in cassa integrazione o rimboccarmi le maniche e stravolgere il business – racconta la fondatrice di Labsitters -. Così ho scelto di cambiare radicalmente e di spostare l’attività online. Ogni bambino che si prenota riceve a casa la Labsitters box con tutto il materiale per le lezioni. Durante il periodo del lockdown casa mia era diventata una catena di montaggio tra scatole e scatoline”.

Con il senno di poi la scelta ha premiato: l’attività online è diventata il business principale e sono davvero tanti i genitori che privilegiano questo tipo di servizio per comodità e costi. “Online raggiungiamo un po’ tutta Italia. Continuiamo l’attività in presenza solo a Firenze e a Milano. Recentemente abbiamo organizzato un fund raising e raccolto del capitale per sviluppare ancora di più la parte online e puntare sul marketing. C’è interesse da parte degli investitori” spiega.

Giulia Fantacci di Labsitters

Oggi Giulia è a capo di un team tutto al femminile formato da 8 donne e circa 30 insegnanti; età media: 25 anni. Si tratta di studentesse arrivate in Italia con i progetti Erasmus o iscritte all’università italiana, insegnanti d’inglese e anche baby sitter bilingui. Con Labsitters hanno la possibilità di integrare il reddito, lavorando e studiando. “Alla luce della mia esperienza credo che la partecipazione al progetto Hubble e l’inserimento nell’ecosistema di Nana Bianca siano state occasioni preziose. Mi ha consentito e tutt’ora mi consente, visto che abbiamo una sede dentro Nana Bianca, di confrontarmi con altre start up, trovare collaborazioni e aiuti” conclude Giulia. L’esperienza dell’Hubble è stata così positiva che Labsitters ha scelto di partecipare anche al bando di Rinascimento Firenze, vincendo anche questa volta. L’avventura nel mondo delle aziende digitali per Labsitters continua.

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