Piccoli dettagli che rendono eterna un’opera d’arte, sfumature tra i metalli preziosi che da lontano non vengono colti e che oggi diventano grandi, protagonisti di una mostra dedicata interamente all’altare argenteo di San Iacopo, capolavoro custodito nella Cattedrale di Pistoia e realizzato a cavallo tra Medioevo e Rinascimento dai migliori artisti dell’arte orafa del tempo. Si chiama “Pistoia Piccola Compostela – L’altare argenteo di San Iacopo a Pistoia”, l’esposizione nella Chiesa di San Leone che racconta i dettagli attraverso gli scatti d’autore del fotografo Nicolò Begliomini.
Una mostra che nasce sulla strade dei pellegrini, che unisce Pistoia e Santiago di Compostela e ne rafforza il legame che ha attraversato la storia. Così, dopo il successo ottenuto in Galizia questa estate con oltre 15mila visite in meno di due mesi, la mostra si sposta in Italia, dal primo ottobre al 31 gennaio, “per poi diventare itinerante e raggiungere le città come Roma e Gerusalemme”, spiega il fotografo Begliomini. “Spero che queste foto – aggiunge – abbiano risvegliato la scintilla e la connessione tra gli artisti che hanno realizzato l’opera e Dio, arrivando al cuore di chi osserva”.
Il percorso che si snoda nella chiesa di piazza San Leone accompagna il visitatore dentro l’opera, nei dettagli delle sue formelle, grazie a delle grandi strutture luminose che accolgono le foto in grado di esaltare i più piccoli particolari e la riproduzione in scala dell’Altare. Tutto nasce all’interno di un progetto più ampio, a completamento dell’omonimo libro, con i testi di Lucia Gai e le foto di Begliomini, edito nel 2019 da Giorgio Tesi Editrice per la collana “Avvicinatevi alla Bellezza”. Il volume, stampato in italiano, inglese e spagnolo, è stato un passaggio importante del gemellaggio tra le due città unite dal culto di San Iacopo.
L’iniziativa, su progetto di Giorgio Tesi Editrice e Associazione The Wall, si è sviluppata con il sostegno del Comune di Pistoia, della Fondazione CARIPT, di Giorgio Tesi Group e di CONAD, d’intesa con la Diocesi di Pistoia, il Capitolo della Cattedrale, la Xunta de Galizia e l’Università di Santiago, e in collaborazione con il MIBACT e il Centro Italiano di Studi Compostellani.
La storia dell’Altare: due città e un solo cammino
Un legame che risale al 1145 e unisce le due città in un unico cammino: fu all’inizio del XII secolo che il vescovo vallombrosano Atto fece portare a Pistoia una reliquia del corpo dell’apostolo Giacomo di Zebedeo, ovvero San Iacopo, precisamente una particola ossea del cranio, donata a Pistoia dall’arcivescovo di Compostela.
Per custodire la preziosa reliquia fu realizzato l’Altare Argenteo, monumentale arredo liturgico situato all’interno della Cattedrale di San Zeno a Pistoia a cui – dal ‘200 al ‘400 – hanno lavorato cinque generazioni di orafi, importantissimo nel Cammino dei pellegrini che lasciavano Pistoia verso Santiago di Compostela.
Un biglietto da visita per rilanciare il turismo
La mostra accompagna i visitatori alla scoperta di Pistoia, “crocevia di Cammini” e invita i pellegrini di tutto il mondo a scoprire le sue bellezze. Per questo, nel centro storico di Santiago è stato inaugurato anche un punto informativo su Pistoia e sui cammini che l’attraversano, con l’obiettivo di portare nella “Piccola Santiago” o nella “Compestela d’Italia” un turismo di qualità, sulla scia dei pellegrini che per secoli sono arrivati in città.
“L’obiettivo è quello di restituire a Pistoia il ruolo che le spetta e che nella sua storia ha già occupato per lungo tempo, valorizzandola come meta europea e crocevia di cammini – aggiunge il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi – I tanti pellegrini e i visitatori che la nostra città sta accogliendo, dimostrano che stiamo camminando nella direzione giusta”.
E per rimarcare la reciprocità d’intenti, dal 20 novembre al 12 dicembre 2021 Pistoia accoglierà una mostra fotografica dedicata al Cammino di Santiago, nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale.