Nei prossimi sette anni, la Toscana avrà un miliardo e 229milioni dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), un miliardo e 83milioni dal Fondo sociale europeo (Fse) e 143milioni di euro da un altro stanziamento dell’Europa, il Programma europeo Italia-Francia marittimo. È stato il presidente della Regione, Eugenio Giani, a darne comunicazione. Risorse certe, che non dipendono da Roma e che si trasformeranno in progetti concreti.
“Sui fondi strutturali – ha detto Giani – abbiamo elementi di certezza e autonomia della scelta”. Il quadro è già delineato e le attribuzioni delle risorse in arrivo, “ci mettono di fronte a una grande sfida che ammonta a più di 3miliardi di euro in sette anni: oltre ai fondi Fesr, Fse e programma Italia-Francia, che arrivano nel complesso a 2miliardi e 312milioni, molti di più rispetto al miliardo e mezzo del passato settennato, si devono aggiungere le risorse del programma agricolo, che per la Toscana dovrebbero avvicinarsi a un miliardo”.
Il Fondo sociale europeo
Ecco come saranno investite le risorse del Fse (1 miliardo e 83 milioni):
- Circa il 23 per cento delle risorse sarà destinato migliorare l’accesso all’occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, in particolare i giovani.
- Il 3,5 per cento sarà destinato a promuovere una partecipazione equilibrata al mercato del lavoro sotto il profilo del genere, parità di condizioni di lavoro e un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata, anche attraverso l’accesso a servizi economici di assistenza all’infanzia e alle persone non autosufficienti.
- Il 16,7 per cento per migliorare la qualità, l’inclusività, l’efficacia e l’attinenza al mercato del lavoro dei sistemi di istruzione e di formazione.
- Il 9,5 per cento del miliardo e 83milioni in sette anni sarà destinato a promuovere la parità di accesso e di completamento di un’istruzione e una formazione inclusive e di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati, dall’educazione e cura della prima infanzia.
- Il 40,1 per cento a incentivare l’inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva, e migliorare l’occupabilità, in particolare dei gruppi svantaggiati. Qui rientra il ragionamento sugli asili nido per arrivare alla gratuità per le famiglie con il reddito più basso.
- Il 4,2 per cento migliorare l’accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità, sostenibili e a prezzi accessibili, compresi i servizi che promuovono l’accesso agli alloggi e all’assistenza incentrata sulla persona, anche in ambito sanitario.
- Il 2,9 per cento a promuovere l’integrazione sociale delle persone a rischio di povertà o di esclusione sociale, comprese le persone indigenti e i minori
Il Fondo europeo per lo sviluppo regionale
“Il percorso della Toscana sostenibile risponde a cinque obiettivi contenuti nel Fesr: “Europa più intelligente, al quale abbiamo deciso di riservare quasi il 50 per cento del miliardo e 229milioni in sette anni; Europa più verde, al quale riserveremo il 40 per cento; Europa più connessa (0,3 per cento); Europa più sociale (1,5 per cento); Europa più vicina ai cittadini (8,7 per cento)”, ha detto il presidente