Ci siamo, fra 37 giorni esatti e dopo 6 lunghi anni di contenziosi, Autolinee Toscane gestirà il trasporto pubblico locale su gomma della Toscana a partire dal 1° novembre. Ci sarà così una sola e unica azienda che si occuperà di garantire questo servizio nella nostra regione. Esperienza prima ed unica in Italia.
Il banco di prova è importante: si tratta infatti di andare ad omogeneizzare le procedure, i modi di lavorare, i processi e la gestione portata avanti in questi anni da 12 aziende con storie ed esperienze molto diverse tra loro.
Ambiziosi anche gli obiettivi che il nuovo gestore si pone di raggiungere: il 97% delle corse puntuali, l’assenza al 99% di corse saltate e la lotta all’evasione tariffaria, oltre che accessibilità per le persone con disabilità motorie e tanti investimenti per l’innovazione tecnologica.
Questo subentro non sarà certamente semplice o privo di complessità ma sarà portato avanti nell’ottica della continuità con la gestione attuale per poi avviare un graduale percorso di razionalizzazione del servizio. “Ci impegneremo – ha dichiarato l’Ad di Autolinee Toscane, Jean-Luc Laugaa – a fare in modo che il servizio del 2 novembre sia uguale a quello del 30 ottobre”.
Tutti i 5.164 dipendenti delle aziende di trasporto saranno assunti da Autolinee Toscane, confermando sia ruolo che inquadramento, grazie ad un percorso continuo di dialogo con le organizzazioni sindacali. Da qui partirà un importante percorso di valorizzazione del personale con più formazione anche per uniformare e investire sulle competenze e carriere basate sul merito. “Ancora non ci conosciamo, ma ho fiducia in loro – dice Jean-Luc Laugaa – Li conoscerò presto e sono convinto che lavorando insieme cresceremo insieme”.
Andando nel dettaglio del subentro, Autolinee Toscane ha già investito 223 milioni di euro, gran parte per l’acquisto dei beni immobili, autobus e infrastrutture tecnologiche. È servito quasi un anno di lavoro per definire e sottoscrivere ben 99 contratti per l’acquisto di 42 immobili per 98,7 milioni (mentre 54 immobili subentro nell’affitto). 2.668 sono invece i bus acquistati per 94,8 milioni. Il parco bus attuale ha una età media di 12 anni e, come previsto dalla gara per il lotto unico, dovrà essere abbassata a 7 anni, standard in linea con la media europea. Altri beni per 29,3 milioni (pensiline, paline, ecc…)
Negli 11 anni di durata del servizio, Autolinee Toscane investirà altri 357 milioni, per un totale di 580 milioni di euro.
Oltre a quelli per il passaggio dei beni, saranno investiti: 51 milioni per nuove tecnologie (Avm, contapersone, software), di cui 27 entro il 1° anno. 306 milioni per l’acquisto di nuovi bus: 2.095 nuovi bus di cui la metà nei primi 4 anni. I primi 200 bus entro settembre 2022 (18 bus al subentro. Altri 50 entro dicembre e 120 entro maggio 2022).
Per quanto riguarda l’organizzazione, ci saranno, oltre alla sede centrale di Firenze, 3 dipartimenti: Nord, Centro, Sud. Ogni dipartimento sarà il referente di AT per tutti gli Enti Locali. Comuni e Province potranno facilmente rapportarsi e dialogare per ogni esigenza. In più in ogni dipartimento ci saranno: un direttore dell’esercizio, interlocutore di Comuni e Province per tutte le questioni relative al servizio, un responsabile commerciale, marketing e partnership per i problemi relativi all’utenza, organizzazione di eventi, e un addetto alle relazioni con i media locali e alle informazioni all’utenza.