In occasione del 700esimo anniversario dalla morte di Dante Alighieri Bagno a Ripoli celebra il Sommo Poeta ospitando un percorso attraverso l’immaginario dantesco nelle varie forme di espressione artistica dal XX secolo e fino ai nostri giorni.
Dante al cinema, nei fumetti, testimonial di successo di pubblicità entrate ormai nell’immaginario comune e persino protagonista di videogiochi. La mostra “Dante Pop” aperta fino al 24 ottobre all’Oratorio di Santa Caterina a Ponte a Uma, organizzata dal Comune di Bagno a Ripoli è espressione del fatto che la Divina Commedia è un’opera che ancora oggi fa discutere e regala agli artisti contemporanei occasioni sempre attuali per esprimere la loro visione del mondo.
Oltre alla mostra si terrà anche un ciclo di incontri con intellettuali e studiosi, tra cui il regista pluripremiato Pupi Avati sabato 9 ottobrealle 17, alla Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli
Per coinvolgere e intercettare il pubblico più giovane inoltre, tra ottobre e novembre, verrà attivata una serie di laboratori di street art, di rap (con trasposizione a ritmo di Rap delle terzine della Commedia) e di videogames a tema dantesco, quest’ultimo a cura di CoderDojo, oltre ad un incontro aperto al pubblico durante il quale gli studenti dell’ISIS Gobetti-Volta leggeranno alcuni brani tratti dalla Divina Commedia.
La mostra
L’esposizione è articolata in quattro sezioni: “Dante testimonial”, “Dante a Fumetti”, “Riletture” e “Dal cinema alla console”.
“Dante testimonial” è un excursus nella storia della pubblicità. Dante infatti è stato un testimonial di successo, dai primi anni del Novecento agli spot degli anni Duemila. Dalla storica campagna Olivetti che vede Dante provare ad utilizzare una macchina da scrivere al poeta che si gode un “paradisiaco” piatto di pasta dopo aver usato la Magnesia San Pellegrino, dallo spot Foxy nel quale Dante scrive su un rotolo di morbida carta igienica l’ultimo verso della Divina Commedia passando per Publiacqua, che fa vestire all’attore Paolo Hendel i panni del Sommo per invitare a non sprecare acqua, fino agli spot TIM diretti da Gabriele Muccino con protagonisti Neri Marcorè e Marco Mazzocca.
Anche il mondo del fumetto ha attinto a piene mani dall’immagine di Dante. Risale infatti al 1949 la prima parodia disneyana della Commedia con “L’Inferno di Topolino”. Diversi anni più tardi sarà Paperino a scendere nei gironi infernali e poco dopo il papero più famoso del mondo incontrerà Dante nella storia “Messer Papero e il ghibellin fuggiasco”.
Dante è protagonista anche della “Storia d’Italia a Fumetti” di Enzo Biagi, uscita tra il 1978 e il 1980, dove al poeta vengono dedicate tre pagine e una vignetta in cui si vede Giotto intento ad affrescare il primo ritratto dell’Alighieri della storia nella Cappella della Maddalena del Palazzo del Podestà, attuale Museo Nazionale del Bargello.
Più di recente, nel 2009, il giapponese Go Nagai ispirandosi alle tavole di Gustave Dorè ha riletto la Divina Commedia in chiave manga mentre “Dante Alighieri. Amor mi mosse” è il titolo del riuscito adattamento a fumetti della vita del poeta realizzato da Alessio D’Uva, che vede Beatrice nei panni di voce narrante.
Non solo comics e pubblicità, nella sezione “Riletture” sono ospitati i lavori di artisti che hanno scelto Dante come protagonista reinterpretandone la figura. Come il grande cartellonista del cinema Nano Campeggi, del quale l’esposizione ospita tre ritratti pressoché inediti o le street artist Lediesis, che hanno realizzato un’opera esclusiva per la mostra.
“Dal cinema alla consolle” è la sezione in cui si analizza Dante nel cinema e nell’industria dei videogames. Dallo straordinario esempio di cinema muto di inizio secolo, L’Inferno di Giuseppe De Liguoro del 1911, al comico Totò all’inferno di Camillo Mastrocinque (1955), passando dall’unica e mai terminata serie tv dedicata alla Commedia, la britannica A TV Dante di Peter Greenaway (1989), si giunge alle più recenti animazioni Dante’s Inferno (2007) dell’americano Sean Meredith e Dante’s Inferno animated di Boris Acosta (2010). Nell’action adventure Dante’s Inferno (2010) della Visceral Games, invece, un muscolare Alighieri combatte mostruosi nemici utilizzando la magia e un’improbabile falce della morte per salvare l’amata Beatrice.
Un ciclo di incontri di approfondimento
Contestualmente alla mostra si terrà un ciclo di incontri volti ad approfondire, grazie al contributo di quattro ospiti speciali, il ruolo dell’Alighieri, simbolo universale della letteratura e della cultura, nella contemporaneità.
Si parte il 1° ottobre alle 17 all’Oratorio di Santa Caterina con “Trilogia dantesca”, presentazione dei volumi curati da Filippo Rossi, docente della Scuola internazionale di Comics e direttore editoriale della casa editrice specializzata in graphic novels Kleiner Flug.
Secondo appuntamento il 7 ottobre (ore 17 – Oratorio di Santa Caterina) con la presentazione del libro “Il Sommo italiano. Dante e l’identità della nazione” (Carrocci editore) in compagnia dell’autore Fulvio Conti, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Firenze e preside della Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri”.
Sabato 9 ottobre alle 17, alla Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli il registra pluripremiato Pupi Avati racconterà la sua personale passione per l’autore della Divina Commedia e la genesi del film che racconta la vita di Dante attraverso la voce di Giovanni Boccaccio, primo biografo del poeta, interpretato da Sergio Castellitto.
Ultimo incontro giovedì 21 ottobre (17 – Oratorio di Santa Caterina) con “Fellini, Dante e i sogni”, conferenza a cura di Mirko Tavoni, già professore ordinario di Linguistica italiana all’Università di Pisa e presidente del Consorzio ICoN (Italian Culture on the Net) formato da 19 Università italiane, che promuove la lingua e la cultura italiana nel mondo attraverso Internet.