L’Italia al fianco della Fao è pronta ad affrontare la sfida più difficile: debellare la fame nel mondo e rilanciare uno sviluppo agroalimentare nel segno della sostenibilità. Muove i primi passi a Firenze la Food coalition per affrontare le sfide agricole e alimentari del post Covid. Il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, in una dichiarazione con il dg Fao Qu Dongyu a margine del G20 Agricoltura in corso nel capoluogo toscano, ha ricordato come la Food coalition è stata finanziata con 10 milioni di euro dall’Italia.
“Tre pi” per una rivoluzione digitale
“Con il G20 di Firenze si completa la fase della prima call for proposals aperta nel giugno scorso -ha sottolineato il ministro- . Sono contento che diverse realtà italiane abbiano già formulato proposte di lavoro che vogliono sviluppare questo percorso e sono convinto che altre avanzeranno idee utili“. Il ministro ha indicato nelle ‘Tre Pi’: pianeta, persone e prosperità gli strumenti indispensabili per una rivoluzione digitale agroecologica in agricoltura che da una parte intervenga a salvare il mondo in preda alla fame e ai cambiamenti climatici e dall’altra aiuti a centrare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dettati dall’Agenda 2030 dell’Onu.
L’obiettivo da centrare: Fame Zero
Analizzando le conseguenze dell’emergenza sanitaria sul pianeta Patuanelli ha aggiunto che “ha aggravato la situazione alimentare di milioni di persone. Per questa ragione occorre accelerare tutte le azioni di cooperazione internazionale per i sistemi alimentari, per renderli più giusti e sostenibili“. Su questo fronte l’Italia ha già colto un successo ospitando, insieme alla Fao, il prevertice per i sistemi alimentari l’anno scorso a Roma. “Insistiamo perché siano messe in campo azioni immediate per raggiungere l’obiettivo Fame Zero – ha detto Patuanelli -. Come ribadito dal premier Draghi l’Italia lavora per rafforzare gli strumenti del multilateralismo. Emerge la necessità di una maggiore intensità di cooperazione tra Paesi. Abbiamo rafforzato la nostra azione congiunta con la Fao e vogliamo rilanciare il nostro ruolo di Paese speciale nella cooperazione con queste strutture”.
Innovazione e tecnologia al fianco dell’uomo
Patuanelli ha concluso sottolineando che non c’è più tempo da perdere perché il pianeta non può più aspettare. “La nuova tecnologia ci consente di superare questa difficoltà – ha concluso Patuanelli -. La sostenibilità ci dice che dobbiamo produrre di più per garantire il reddito, ma che dobbiamo inquinare meno per garantire la sopravvivenza dell’uomo. Abbiamo sempre meno terre da poter coltivare e sempre più persone da sfamare. Sono contraddizioni che devono trovare una sintesi: io credo che l’innovazione e la tecnologia siano uno strumento fondamentale per raggiungere questi obiettivi che sembrano andare in direzioni opposte“.