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È morta Giulia Lorimer, voce e violino della storica band Whisky Trail

Con i Whisky Trail gruppo che aveva contribuito a fondare nel 1975 ha condiviso una storia lunga 40 anni e 15 dischi

Giulia Lorimer

Si è spenta la notte scorsa Giulia Daneo Lorimer, per anni voce e violino dei Whisky Trail, il gruppo che aveva contribuito a fondare nel 1975 e con cui ha condiviso una storia lunga 40 anni e 15 dischi.

“Oggi nostra madre ci ha lasciato – ha scritto la famiglia in una nota in cui annuncia il triste evento – Una mamma di cui eravamo orgogliosi, noi, le sue figlie ed i suoi figli, i suoi nipoti, e bisnipoti, le sue nuore ed i suoi generi. Orgogliosi per la sua voce con cui ci cantava ninna nanne francesi, spagnole o irlandesi, inframezzate da canti anarchici imparati da qualche stornellatore toscano e da canzoni popolari piemontesi, francesi o della tradizione americana; e orgogliosi per le decine di migliaia di persone che l’hanno sentita con i Whisky Trail dal 75 fino a quell’ultima volta in cui, zoppicante per i postumi di una brutta caduta, salì qualche anno fa su un palco per un’unica ed ultima canzone: ‘sono agli sgoccioli’ disse sorridendo prima di intonare per l’ultima volta una bella canzone antimilitarista irlandese.

È stata anche una delle figure cui fare riferimento nel quartiere di Vingone, a Scandicci, negli anni a cavallo fra gli anni 60 e 70, quando esplodevano le contraddizioni di una città cresciuta troppo in fretta. Ci lascia la sua voce, le sue poesie, ed il ricordo indelebile di una vita piena vissuta con coraggio”.

Chi era Giulia Lorimer

Giulia Daneo Lorimer è nata in Svizzera il 16 luglio 1932, figlia di un diplomatico italiano e con madre statunitense, trascorre parte dell’infanzia in Bulgaria dove impara a suonare il violino.

È negli USA, dove il padre era stato nominato console di Filadelfia che Giulia conoscerà suo marito e con cui avrà 11 figli. Dopo un breve periodo negli Stati Uniti, Giulia e George si stabiliscono in Italia, sulle colline di Scandicci, dove negli anni la loro casa diventa punto di riferimento per artisti, poeti e musicisti.

A cavallo fra gli anni 60 e 70 col marito partecipa attivamente nella vita del quartiere di Vingone con la comunità di base di Don Masi, che spesso trova ospitalità nella loro casa.

Nel 1975 è tra i fondatori dei Whisky Trail iniziando una lunga carriera che la porterà ad esibirsi in tutti i concerti che il gruppo terrà in Italia, Svizzera, Spagna, Germania e Portogallo, dal 1975 al 2015.

Con i Whisky Trail inciderà 15 dischi, fra i quali anche “Nana’s Lullabyes”, nato come progetto familiare, per aiutare una nipote a cantare qualche ninna nanna alla prima delle sue bisnipoti, e poi rimasterizzato con l’aiuto del suo gruppo.

Nel 2001, le viene dato il premio “Filo d’argento” promosso dal Presidente del consiglio Comunale di Firenze e dall’associazione AUSER Toscana e nel 2010 in occasione dell’8 Marzo le riceve il premio “Premio donna città di Scandicci”.

Co-autrice dei brani originali dei Whisky Trail ha pubblicato una raccolta di sue poesie “Non Domandarmi” e i suoi ricordi ne “La lana rimasta sulle siepi”.

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