Due giorni a Firenze di sport e divertimento per diffondere la cultura dell’integrazione. L’11 e 12 settembre il parco delle Cascine di Firenze ospita la prima edizione di “Different to play”, manifestazione che promuove l’inclusione sociale attraverso lo sport e le attività socioculturali. L’evento è promosso da Valentina Borgogni con l’associazione Gabriele Borgogni onlus, dedicata appunto a Gabriele, ucciso nel 2004 da un automobilista in stato di ebbrezza che ignorò un semaforo rosso.
Gli obiettivi
“Different to Play nasce dall’esigenza di creare uno spazio in cui le parole d’ordine siano cultura dell’inclusione attraverso il divertimento e lo sport, dove il concetto di normalità che ognuno ha viene messo alla prova” spiegano Valentina e gli organizzatori. “L’obiettivo dell’evento, che è quello di fare inclusione sociale, non permette di discernere l’attività sportiva da quella culturale, soprattutto quando la volontà è quella di unire dei mondi spesso poco conosciuti (al di fuori di una nicchia ristretta) e quindi molto distanti”.
Sicuri alla guida
Per l’assessore al welfare di Palazzo Vecchio, Sara Funaro, “lo sport è un motore straordinario di inclusione e di unione”. L’assessore allo sport Cosimo Guccione crede inoltre che “sport e inclusione sociale vanno di pari passo”. Durante l’iniziativa sarà presente anche la polizia municipale, in moto e con il Camper della legalità. Un servizio della polizia di prossimità voluto proprio per aumentare la vicinanza della municipale e dell’amministrazione ai cittadini e sul territorio. “Uno strumento presente in città per raccogliere esigenze dei cittadini, ma anche veicolare informazioni corrette sui servizi e sulle regole necessarie al civile e corretto svolgimento della vita quotidiana nelle nostre strade” ha commentato l’assessore alla sicurezza urbana Benedetta Albanese.
Le attività
Il programma delle due giornate di “Different To Play” si svilupperà principalmente intorno all’incontro tra dimostrazioni e prove pratiche, sia sportive che socioculturali. L’obiettivo è di ribaltare i pregiudizi e mettere alla prova lo slancio sportivo di tutti coloro che vorranno “giocare in modo differente” dai propri standard, cimentandosi nelle più disparate discipline paralimpiche e non, oltre che poter assistere a dimostrazioni delle scuole cinofile.
E tutto questo avviene promuovendo l’attività sportiva, e allo stesso tempo creando le basi per stimolare condizioni sociali di uguaglianza e pari opportunità, anche attraverso il mondo di chi non ha una disabilità. Queste dimostrazioni hanno la doppia valenza di trasportare nel mondo dell’eccellenza sportiva le persone con disabilità che non praticano sport, e di creare cultura dell’inclusione per tutti coloro che vorranno provare cosa significa praticare sport in condizioni di disabilità. In quest’ultimo caso, i visitatori seguiranno un percorso strutturato dalle varie associazioni culturali presenti per trasmettere l’importanza di mettersi nei panni dell’altro.