L’arte e la bellezza ripartono, dopo la scorsa stagione resa un po’ complicata dalla pandemia, musei e luoghi di cultura si sono organizzati per garantire al pubblico un’offerta espositiva ricca e di qualità che vedrà protagonista in Toscana l’arte contemporanea. Ecco cinque mostre che sapranno stupirvi e mostrarvi il mondo da un nuovo punto di vista.
Una delle mostre più attese sarà la grande personale di Jeff Koons a Palazzo Strozzi uno degli artisti più discussi e interessanti a livello globale, autore di opere entrate nell’immaginario collettivo.
“SHINE” questo il titolo dell’esposizione che sarà aperta dal 2 ottobre e che metterà al centro della sua ricerca la lucentezza come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire. Sviluppata in stretto dialogo con l’artista, la mostra ospiterà prestiti provenienti dalle più importanti collezioni e dai maggiori musei internazionali.
Sempre a Palazzo Strozzi a partire dal 28 ottobre si terrà “Alter Eva. Natura Potere Corpo”, una mostra per gli spazi della Strozzina che, attraverso le opere di sei artiste italiane Camilla Alberti, Irene Coppola, Martina Melilli, Margherita Moscardini, Silvia Rosi e Marta Roberti, innescherà partendo da un punto di vista femminile, una riflessione sul futuro fondato su nuovi principi di coabitazione naturale e sociale.
Al Museo Novecento di Firenze dal 30 settembre è attesa una delle più grandi pittrici viventi e voce di primo piano nel panorama artistico internazionale: Jenny Saville che come nessun altro artista del nostro tempo si è lasciata alle spalle il postmoderno per ricostruire un serrato dialogo con la grande tradizione pittorica europea in costante confronto con il modernismo di Willem de Kooning e Cy Twombly e la ritrattistica di Pablo Picasso e Francis Bacon.
Il percorso di mostra delineerà la forte correlazione tra Jenny Saville e i maestri del Rinascimento italiano, in particolare con alcuni grandi capolavori di Michelangelo. Emergeranno così alcuni tratti comuni tra di due artisti come la misura monumentale dei dipinti, tratto distintivo del linguaggio figurativo dell’artista fin dai primi anni della sua carriera, così come la sua ricerca incentrata sul corpo, sulla carne, e su soggetti femminili nudi, mutilati o schiacciati dal peso e dall’esistenza.
Jenny Saville, Strategy
Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato propone due nuove mostre per la nuova stagione. Il 10 settembre apre “La discoteca” mostra personale di Jacopo Miliani che proporrà una grande installazione ambientale audio-video composta dalla proiezione del film omonimo e dalla scultura luminosa al neon Babilonia, insegna della discoteca immaginaria in cui è ambientato il film.
La discoteca racconta un futuro distopico in cui un’autorità non ben identificata proibisce il ballo e il libero sfogo alle emozioni, ed esercita il proprio potere sulle persone trasformandole in rose. Un grottesco retro-futuro in cui un’applicazione digitale sorveglia le case e seleziona esseri umani per una serata speciale in discoteca, luogo deputato a consumare un rituale finalizzato alla riproduzione controllata della specie. Nella discoteca non vi è traccia di divertimento, imprevisto, scoperta dell’altro.
Dal 18 dicembre il museo pratese ospiterà Cao Fei un’artista tra le più innovative e visionarie della scena artistica internazionale. “Supernova” sarà la prima personale dell’artista in Italia organizzata in collaborazione con il MAXXI di Roma. Il lavoro di Cao Fei si muove tra reale e virtuale, documentazione e fiction, segnando il passaggio accelerato da tradizioni millenarie a un futuro ipertecnologizzato che ha caratterizzato la Cina, ma che riguarda, in varie misure, l’intero nostro pianeta.
La mostra presenterà una ricognizione molto vasta del lavoro dell’artista, a partire da opere realizzate all’inizio della sua carriera fino all’ultima produzione, approfondendone i temi principali quali l’impatto della rivoluzione tecnologica sulle nostre vite, il rapporto uomo-macchina, la costruzione del sé nell’epoca della virtualità.