Gino Strada è morto oggi, 13 agosto, all’età di 73 anni. Medico originario di Milano, ha dedicato la vita ai feriti di guerra, alle vittime delle mine antiuomo, a curare chi non poteva permetterselo e non aveva accesso alle cure.
Nel 1994 con la moglie aveva fondato la ong Emergency. Da allora il suo impegno, costante e instancabile, siera ancora più intensificato rappresnetando un esempio a livello mondiale.
“È una perdita enorme per il mondo intero. Ha fatto di tutto per rendere migliore il mondo. Ci mancherà tantissimo» ha dichiarato la presidente di Emergency, Rossella Miccio.
La notizia della sua scomparsa è rimbalzata in fretta. La figlia Cecilia Strada si trovava in mezzo al mare alle prese con un salvataggio di migranti quando il padre se n’è andato, lo rivela lei stessa in un toccante post su Facebook: “Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere…beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre”.
Non è difficile pensare che fosse così:
“Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi”
È forse questa una delle affermazioni di Strada che meglio potranno spiegare a chi non ha avuto la fortuna di conoscere o solo sentir parlare di lui e del suo operatore, chi era Gino Strada.
Dal ministro Roberto Speranza a Elio e le Storie Tese, tutti oggi ricordano Gino Strada e sottolineano il suo grande esempio, un esempio di pace e di altruismo. Strada non ha mai avuto paura di scagliarsi contro la guerra, contro le dittature a difesa estrane dei più deboli: “Un uomo che si è da sempre donato agli altri e che sicuramente mancherà a molti di noi. Grazie per ciò che hai fatto qui sulla terra, riposa in pace Gino Strada”, il commento del presidente della Toscana, Eugenio Giani, affidato ad un post su Facebook.
“Gino Strada – ha proseguito Giani – con il suo impegno ha tolto il velo a ogni guerra mostrandocela attraverso il volto e le sofferenze delle vittime civili. Ma attraverso Emergency ha realizzato ospedali che sono una straordinaria risorsa sanitaria nelle zone più difficili del pianeta, ospedali che danno risposte fondamentali a tante persone ferite, ma che rappresentano anche un fondamentale presidio di umanità”.
“Da oggi siamo tutti un po’ più poveri” ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo.
“Orgoglio italiano nel mondo, se ne va un grande medico. Pacifista convinto, sempre in prima linea nei conflitti più cruenti, tutti noi non possiamo che rattristarci per la perdita di Gino Strada ha commentato la notizia la vice presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi.
Non sono mancati, negli anni, i legami fra il fondatore di Emergency e la Toscana.
Strada era stato ospite di varie iniziative della Regione, tra cui il Meeting di San Rossore e quello dei Diritti umani, e aveva stretto collaborazioni importanti con numerosi comuni toscani volte all’adozione di alcuni ospedali di Emergency in Afghanistan, in Iraq, in Cambogia, in Sierra Leone : grazie a questo accordo erano stati così stati reperiti finanziamenti per l’assistenza chirurgica e sanitaria alle vittime di guerra, per la fornitura di medicinali ed attrezzature, la formazione e l’aggiornamento degli operatori sanita.
Strada, inoltre, era stato insignito della cittadinanza onoraria di Empoli e del premio Sant’Andrea d’oro: “Quel filo continuerà a tenerti legato alla nostra città e a renderci tutti debitori nei tuoi confronti. Gino Strada era un combattente, un chirurgo, un pacifista praticante che ha portato nei luoghi più vicini all’inferno ospedali e speranza. Muore in un tempo così brutto, pieno di malessere e distacco. Grazie per tutto ciò che sei stato e hai fatto”, ha scritto la sindaca di Empoli Brenda Barnini.
E tra i commenti ai tanti messaggi di cordoglio e vicinanza, trasversali e oltre qualunque confine, sono in molti ad affermare che oggi tutta l’umanità è un po’ più orfana. Gino Strada, per il solo fatto di esserci, rendeva il mondo un luogo migliore, un po’ più ricco di speranza .
Ci mancherai Gino