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Agricoltura, il ministro Patuanelli visita le eccellenze toscane. Occhi puntati sul G20 di settembre

“Per rilanciare il settore, politiche di sostegno e lotta al caporalato: più controlli e reddito dignitoso per gli agricoltori”. Protagoniste della giornata Sfera Agricola e Bolgheri. Con il ministro, anche la vicepresidente Saccardi

Patuanelli e Saccardi in visita a Sfera agricola

Innovazione e tecnologia, applicate a un settore che ha nella tradizione il suo perno: l’agricoltura. Una sfida che molte realtà toscane hanno colto e vinto. Oggi sono state le tappe di una visita istituzionale, quella del ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, accompagnato dalla vicepresidente e assessora all’Agroalimenta della Toscana, Stefania Saccardi.

Un incontro che appare come preparatorio all’appuntamento di settembre a Firenze: il G20 dell’Agricoltura. “Le nostre imprese hanno tanto da raccontare e possono dare molte indicazioni”, ha detto Saccardi.

La tecnologia e l’innovazione sono al centro dell’attività di Sfera Agricola, la più grande serra idroponica d’Italia.

“In agricoltura l’innovazione è l’unico modo che abbiamo per salvare la tradizione, perché attraverso l’innovazione riusciamo a garantire che l’impatto sull’ambiente delle dinamiche tradizionali di produzione possa essere compatibile con la necessità di sostenere uno sviluppo che non abbia un’impronta ambientale eccessiva”, ha detto il ministro che ha apprezzato soprattutto lo sforzo fatto “verso la transizione 4.0”.

Altra tappa a Bolgheri, per visitare il Consorzio di Tutela e la tenuta Guado al Tasso dei Marchesi Antinori. La crisi del settore è stata al centro del confronto, “soprattutto per quelle grandi produzioni che hanno necessità del canale Horeca per la loro commercializzazione. Oggi vediamo segnali positivi: ci sono molte politiche di sostegno al settore vitivinicolo che mettiamo in campo come Ministero, come il Fondo filiere. E ovviamente il Piano strategico Nazionale sarà uno degli elementi centrali anche per disegnare il futuro del settore vitivinicolo italiano”.

“Lotta al caporalato con controlli e reddito dignitoso”

Il rilancio del settore passa non solo da politiche di sostegno, ma anche dal lavoro. In particolare, dalla lotta al caporalato in agricoltura e dallo sfruttamento, contro i quali servono “controlli”, ma non solo: “Bisogna aumentare la parte di valore aggiunto della filiera che si trasferisce ai produttori”, aggiunge Patuanelli.

Per farlo è necessario il coinvolgimento dell’Europa a cui l’Italia ha chiesto di  inserire “la condizionalità sociale all’interno del nuovo disegno della Pac, proprio perché – spiega il ministro –  è uno degli elementi con i quali combattere questa piaga. Bisogna affrontare l’emergenza attraverso i controlli, attraverso le indagini ispettive. Poi c’è soprattutto il tema strutturale: il poco reddito degli agricoltori non consente loro di garantire ai propri dipendenti un reddito dignitoso e un lavoro dignitoso”.

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