La riapertura delle frontiere con gli Stati Uniti è questione di poco tempo. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella che ha ricevuto rassicurazioni dallo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Ho parlato con il ministro Speranza del certificato vaccinale. Mi ha rassicurato sul fatto che a breve avremo la riapertura delle frontiere con gli Stati Uniti, quindi nella seconda parte della stagione potremo puntare sui turisti americani”. I numeri raccontano tutta la portata di questa assenza. “Firenze – ha aggiunto il sindaco – come tutte le città d’arte sta vivendo con grande impegno questa fase di fuoriuscita dalla crisi, ma i numeri sono ancora bassi”. I dati sull’imposta di soggiorno di maggio parlano di un incasso di soli 800mila euro, “che vanno confrontati con i 4 milioni del maggio del 2019, quindi siamo a un quarto degli introiti legati all’imposta di soggiorno, il che ci fa comprendere che siamo ancora in una fase di limitazione legata all’assenza dei turisti internazionali, in particolare americani, russi, cinesi, giapponesi”.
In attesa del ritorno dei turisti, nasce a Firenze la “scuola dell’ospitalità”
E intanto, in attesa di ritornare ad ospitare turismo internazionale Firenze ospiterà la Hospitality Innovation Academy, la scuola che formerà figure professionali di middle-management altamente richieste dalle grandi compagnie alberghiere internazionali e scarsamente reperibili sul mercato del lavoro per la mancanza di formazione adeguata.
Il progetto è sviluppato con Swiss Education Group e Ospitalia Academy e il primo open day aperto a ragazzi e famiglie si terrà il prossimo 2 luglio all’Hotel Mulino e il primo corso partirà a gennaio. Il percorso di formazione è articolato su tre anni e si studierà: lingue straniere, marketing turistico, finanza, digitale, design, tecniche di leadership e pianificazione strategica. Per il primo anno Hia si promette di formare un massimo di 20 studenti.