La notizia era nell’aria. Proprio mentre l’Italia di Mancini strapazzava la Svizzera e l’attenzione era tutta concentrata sul sogno azzurro, ecco che cominciava a filtrare la notizia che non ti aspetti. Qualcuno li chiama “rumors”, qualcun altro “anticipazioni”. In molti, però, quasi stentavano a crederci. Sembra proprio che in casa viola non ci sia mai pace. Mai. Eppure questa mattina, mentre il paese si risvegliava con le immagini della triangolazione magica tra Locatelli e Berardi, ecco che arriva l’ufficialità della notizia. Incredibile ma vero: Gattuso non è più l’allenatore della Fiorentina.
La nota ufficiale
Ad annunciarlo è proprio la società, che si affida a una laconica nota stampa pubblicata in apertura del proprio sito. Il titolo? “Nota Acf Fiorentina”. Stop, nulla di più. Se non la foto della maglia con lo stemma gigliato in bella vista. (Come a dire: meglio non mettere alcun riferimento iconografico del soggetto in questione). A seguire si legge che “Acf Fiorentina e mister Rino Gattuso, di comune accordo, hanno deciso di non dare seguito ai preventivi accordi e pertanto di non iniziare insieme la prossima stagione sportiva. La società – prosegue la nota – si è messa immediatamente al lavoro per individuare una scelta tecnica che guidi la squadra viola verso i risultati che la Fiorentina e la città di Firenze meritano”.
Le reazioni
Apriti cielo. Sotto il post di facebook che annuncia l’addio (anche se il matrimonio, di fatto, pare non essersi mai consumato) i tifosi si sono abbandonati a commenti a tratti impietosi. Più di duemila in poco meno di un’ora. E non manca anche un certo sarcasmo tipico toscano. “Se ne va l’allenatore meno sconfitto della storia viola, rimarrà negli annali” scherza Massimo. “Ora, mi raccomando: conferenza stampa contro i paninari dietro la Fiesole perché, visto che non fanno il panino con la nduja, hanno fatto andar via Gattuso” ironizza Niccolò. Battute o critiche che siano, una cosa è certa: la delusione è tanta e diffusa.
I motivi dello “strappo”
Ma quale sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso ancora tutto da riempire? La decisione pare sia giunta alla fine di tre giorni di serrato confronto tra Gattuso e la società sulle scelte di mercato. L’ormai ex mister pare non abbia ricevuto sufficienti garanzie sui rinforzi. Anche se in un’agenzia stampa diffusa ieri sera, subito dopo la fine della gara europea, si legge che “i vertici della Fiorentina avrebbero ribadito a Gattuso e al suo procuratore Jorge Mendes che la linea della società, pur in un’ottica di crescita, rimane quella di non sottostare ai condizionamenti dei procuratori e di non voler sostenere costi d’ingaggio eccessivi e superiori al valore tecnico dei calciatori che eventualmente potrebbe interessare inserire nella rosa”. In sostanza stiamo parlando di giocatori come Sergio Oliveira del Porto, accostato alla Fiorentina e ritenuto troppo “caro”. Ricordiamo che la sua procura, come nel caso di Gattuso, è affidata allo stesso Mendes.
Il successore
Qualsiasi tentativo di chiarimento ci sia stato, ormai sappiamo che non è andato a buon fine. Le strade di Gattuso e della Fiorentina, quindi, si dividono. E ora per i viola non resta che aprire un nuovo casting. Eccetto la Sampdoria, al momento tutte le panchina della serie A sono ben definite. Già si fanno i primi nomi: Rudi Garcia e Claudio Ranieri su tutti. Poi ci sarebbe anche Andrea Pirlo, che dopo la prima stagione in A (e due trofei vinti) ha ricevuto il benservito dalla Juventus. Di fronte a quest’ultima ipotesi, non osiamo immaginare le eventuali reazioni dei tifosi. E così, mentre il sogno azzurro continua, a Firenze in molti vedono infrangersi per l’ennesima volta il “sogno viola”.