Storie /

Cosa succede quando un fumettista muore? Addio al pisano Tuono Pettinato

È morto a 44 anni uno degli illustratori più creativi, prolifici e innovativi d’Italia, era nato a Pisa il 27 settembre 1976

Non è mai piacevole scrivere un necrologio ma ancora meno lo è se la persona che se n’è andata ha dato così tanto senza mai chiedere niente in cambio. È morto a 44 anni Andrea Paggiaro nato a Pisa il 27 settembre del 1976.

Il nome forse non vi dirà molto, era noto come Tuono Pettinato nome d’arte di uno dei fumettisti più creativi, prolifici e colti che siano mai nati in Italia.

Si scelse questo nome prendendolo da quello di un libro che si trovava nella Biblioteca di babele uno dei racconti dello scrittore Jorge Luis Borges.

Tuono Pettinato per molte persone è stato (come diceva lui) uno che fa i ‘disegnini’ e che con i suoi libri ha raccontato tante storie anche tragiche facendo divertire e stare bene migliaia di persone.

Ha realizzato tantissime strisce brevi, fatto moltissimi laboratori per i bambini e disegnato alcune importanti graphic novel.

La carriera

Ha frequentato il DAMS di Bologna e nei primi anni del Duemila ha fondato il collettivo Superamici assieme Ratigher, LRNZ, Dottor Pira e Maicol & Mirco, vera e propria novità nel campo delle autoproduzioni in Italia.

Ha vinto anche numerosi premi: nel 2009 il Premio Nuove Strade a Napoli Comicon e nel 2014 il premio come Miglior autore unico a Lucca Comics & Games, che nel 2015 gli ha dedicato una retrospettiva a Palazzo Ducale.

Tuono Pettinato, Garibaldi. Resoconto veritiero delle sue valorose imprese, ad uso delle giovini menti

Le storie

Nelle sue graphic novel amava raccontare le storie di persone che hanno affrontato sfide quasi impossibili, spesso perdendosi e a volte senza mai ritrovare la via del ritorno a casa, ma che in quello che hanno fatto hanno messo tutta la loro anima.

È riuscito a trasformare in una storia tragicomica la complicata vita di Garibaldi che cercava di fare l’Italia insieme a Mazzini.

Ha riscoperto la figura di Alan Turing e raccontato con grande delicatezza e poesia le vicende travagliate di un genio della matematica schiacciato da una società che prima l’ha usato e poi l’ha punito per la sua omosessualità.

Ci ha rimboccato le coperte e ci ha raccontato la favola nera di Kurt Cobain un bambino a cui piaceva suonare la chitarra e che si è imbattuto in mostri più grandi di lui.

Nel 2013 ha realizzato “Corpicino” un fumetto in cui raccontava la storia del piccolo Alfredo Rampi che nel 1982 cadde in un pozzo artesiano vicino a Frascati.

Tuono ha sottolineato in particolare il ruolo morboso svolto dai media nella vicenda. Il libro è stato inserito nei libri di testo universitari dell’insegnamento di Criminologia, all’interno della corsi di laurea di Scienze Pedagogiche e di Psicologia.

Ne “Il magnifico lavativo” ha raccontato le marachelle di un bambino ribelle che in un atto rivoluzionario rivendica la libertà di poter dire tutto quello che gli passa per la mente, cioè la verità.

Proprio lui che era la persona più buona del mondo ha scritto “L’odiario” un vero e proprio manuale di sopravvivenza per persone troppo buone come lui, per difendersi in una società che ci vuole tutti omologati e pronti a dire solo di sì.

Aveva inoltre una sensibilità particolare nel realizzare brevi vignette o anche solo ritratti di personaggi seri e compassati da Corrado Augias ai poeti romantici come Leopardi e che proprio per questo risultavano davvero esilaranti.

Nei tantissimi commenti che leggo su Facebook uno mi colpisce, una ragazza scrive “non è giusto”. La morte non è mai giusta, ma per le persone come Tuono dovrebbe davvero almeno avere la decenza di aspettare un po’ di più per bussare alla porta.

Cosa succede quando un fumettista muore? Scendono le lacrime di tantissime persone e purtroppo non sono disegnate.

Tuono Pettinato

 

Topics:

I più popolari su intoscana