Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto sulle riaperture, che va in Gazzetta ufficiale ed entra in vigore da oggi mercoledì 19 maggio.
Il coprifuoco
Uno degli effetti più attesi è la posticipazione di un un’ora, dalle 22 alle 23, del coprifuoco, una misura che verrà cancellata definitivamente dal 21 giugno. Le Regioni, dopo aver ottenuto il cambio dei parametri che definiscono i colori delle zone, hanno già individuato il nuovo fronte sul quale concentrare il pressing: superare quel sistema dei colori che dallo scorso novembre regola la vita di milioni di italiani.
Le riaperture
Con il nuovo decreto sono già stati decisi una serie di interventi che hanno anticipato la ripartenza di alcuni settori rispetto a quanto deciso ad aprile.
Le palestre riapriranno lunedì 24 maggio e non il 1 giugno, i centri commerciali nel week end già da sabato 22, i parchi tematici il 15 giugno e non il 1 luglio.
I ristoranti al chiuso potranno lavorare anche la sera e non solo a pranzo dal 1 giugno.
Nuovo Dpcm a fine maggio
Sul tavolo della cabina di regia con il presidente del Consiglio Mario Draghi è stata messa anche l’ipotesi di una nuova verifica tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Ma non si sarebbe parlato né dei possibili interventi né – tantomeno – di date precise. Anche perché il premier è stato chiaro: dobbiamo procedere con gradualità per capire quali sono le attività che più incidono sull’aumento dei contagi.
Draghi a margine del vertice sull’Africa al quale ha partecipato a Parigi ha dichiarato: “il Covid ci ha dato “lezioni severe e tremende” sottolineando che l’unica strategia possibile è proseguire con “la vaccinazione, che ha considerevolmente migliorato la situazione“, e con “l’osservanza delle regole, dei protocolli di distanziamento, delle mascherine e tutto quello che abbiamo imparato a fare in questo anno e mezzo”.
Le discoteche
Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha invece annunciato che il governo potrebbe prevedere l’utilizzo del green pass riaprire le discoteche, l’unico settore che per il momento non ha un’indicazione di quando potrà ripartire. “E’ l’unica via di fuga rispetto ad una situazione indefinita”.
Le regioni in zona bianca
Tra le regioni è partita anche la corsa per passare in zona bianca, dove si entra con un rischio basso e un’incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti mantenuta per 3 settimane consecutive. Stando alle norme in vigore, però, prima del 7 giugno nessuna potrà andarci.
Il primo monitoraggio nel quale tre regioni – Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna – hanno dati da bianca è quello del 14 maggio. A partire da quella data, le tre settimane scadono venerdì 4 giugno e dunque, le successive ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza dovrebbero scattare dal 7 giugno.
Altre tre, Abruzzo, Veneto e Liguria, dovrebbero avere l’incidenza da zona bianca a partire dal monitoraggio che arriverà venerdì e per loro il passaggio, se manterranno il dato, dovrebbe avvenire il 14 giugno.