L’Europa al centro del dibattito politico, ma soprattutto della vita dei cittadini, con il Next Generation EU e la campagna di vaccinazione. Quest’anno la Festa d’Europa ha avuto un significato diverso, di riflessione e confronto sul ruolo di un’istituzione che vede tutti coinvolti. La Toscana ha scelto di celebrarla con una seduta solenne del Consiglio Regionale che ha visto la partecipazione, con un messaggio registrato, del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, e del presidente dell’Istituto Universitario Europeo, Renaud Dehousse.
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, ha aperto i lavori e invitato a “guardare all’Europa come luogo di opportunità, come sogno dove realizzare il proprio futuro, come orizzonte per le nuove generazioni e i bambini di oggi. È l’essenza stessa di quel Next generation Eu che siamo chiamati a realizzare nel segno della sostenibilità ambientale, dell’innovazione, della ricerca, ma è anche un ideale passaggio di testimone tra chi l’Europa ha contribuito in questi anni a crearla e chi, oggi, è chiamato a farle fare un ulteriore e significativo scatto in avanti”.
Riprendendo le parole di Don Milani scelte dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, “I care, We care”– “Mi sta a cuore, ci sta a cuore” – il presidente Mazzeo lancia una proposta: “Mi piacerebbe che questa frase, nelle prossime settimane, potessimo farla sempre più nostra e ho proposto di appenderla fuori dall’ingresso dell’Aula Consiliare. Perché, usando altre straordinarie parole di don Milani, il valore della politica sta proprio nel poter essere strumento per “sortirne insieme”.
Il video del Consiglio Regionale della Toscana “Europa siamo noi”
Un’Europa che ha mostrato debolezze, ma anche l’importanza e l’urgenza di un’unità di azioni e di intenti per guidare gli interventi futuri, sia politici, che economici e sanitari. “Potremmo fare dei rilievi critici – ha detto il presidente Eugenio Giani – sul modo in cui l’Europa ha contrattato il numero e le dosi di vaccino”, ma ci son anche aspetti positivi “in termini di valori, di testimonianza di libertà, di democrazia e di aiuto, perché è indubbio che il Recovery plan e gli interventi che noi abbiamo di fronte vengono da uno spirito di solidarietà e di una ripartenza”. “La Toscana – ha concluso il governatore toscano – sta in Europa, crede nell’Europa, guarda all’Europa come il livello istituzionale fondamentale per traguardare un futuro che sia carico di speranza per le giovani generazioni”.
“Cambiare” è invece il monito del presidente del Parlamento Ue, David Sassoli, intervenuto con un saluto registrato: “La pandemia – ha detto – non può essere una parentesi, ma deve essere considerata un’occasione per cambiare, per progettare insieme un futuro più giusto, con meno disuguaglianze. Non si tratta di recuperare le ricette del passato, ma leggere con lenti diverse le sfide della contemporaneità, non dobbiamo avere paura della complessità”.
Il Recovery fund e il Next generation Eu “rappresentano non solo la risposta europea alla pandemia e agli effetti che ha prodotto, ma anche una grande opportunità per realizzare nuovi modelli capaci di conciliare crescita e sostenibilità. In questo momento storico – ha aggunto – è fondamentale agire insieme, proteggere la nostra coesione sociale, incoraggiare l’Europa a discutere, a fare politica, a cercare convergenze che vuol dire rafforzare la nostra democrazia e rendere i nostri cittadini protagonisti di questa grande e straordinaria comunità”.