Domenica 9 maggio non era solo la festa della mamma, ma anche il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo. La data è stata stabilito dalla Repubblica italiana proprio in occasione dell’anniversario dell’uccisione dell’onorevole Aldo Moro, per ricordare e tributare il riconoscimento del paese alle vittime, nonché il sostegno morale e la vicinanza umana alle loro famiglie. “Onore ad Aldo Moro e a coloro che hanno lottato contro il terrorismo, per la libertà e la democrazia” ha scritto su facebook il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha fatto visita al memoriale del giurista e politico ucciso delle Brigate Rosse. “Sta a noi non dimenticarli e prendere forza delle loro idee e valori”. Giani, nel giorno della memoria, ricorda però, ricorda un’altra vittima – stavolta per mano della mafia – che perse la vita in quello stesso giorno. “Nel giorno della commemorazione di Peppino Impastato, il giudice Rosario Livatino viene proclamato beato” ha scritto il governatore. “Entrambi giovani assassinati dalla mafia, il loro coraggio ed esempio vivono ancora oggi”.
Da Dante alle vittime di mafia
Da ieri, 9 maggio, è inoltre ultimato e visibile il murale realizzato nel Comune di Vicopisano. Iniziato il 21 marzo, giornata dedicata alle vittime innocenti delle mafie, realizzato a Caprona dall’artista locale Daria Palotti, l’opera che si trova su un muro di contenimento della Zambra è stata inaugurata domenica. “Una data non certo casuale, un giorno di memoria” ha spiegato il sindaco Matteo Ferrucci. “Uno di quelli che ha fatto la storia del nostro oaese. Il 9 maggio 1978 Peppino Impastato fu ucciso dalla mafia, solo nel 2002 Tano Badalamenti fu condannato all’ergastolo come mandante, dopo anni e anni di depistaggi. Lo stesso giorno il corpo di Aldo Moro fu ritrovato, dopo 55 giorni di prigionia in mano alle Brigate Rosse, nel baule posteriore di una Renault 4 rossa, in via Caetani a Roma. Dal 2007 il 9 maggio è la Giornata dedicata alle vittime del terrorismo. Due date da non dimenticare e al contempo due date che ci stimolano a ricordare persone che, proprio come sono raffigurate nel murale realizzato da Daria Palotti, che ringrazio ancora per tutto ciò che ha fatto e continua a fare per il nostro Comune, sono stelle e luci di etica e di giustizia, per il nostro agire quotidiano”.
Mille stelle
È la prima volta che Daria Palotti realizza un’opera così grande. “Dipingere un murale di undici metri è stata una impresa di cui sono estremamente contenta, mi ha consentito un contatto privilegiato con i capronesi e con le persone che passavano” ha detto. L’artista ha raffigurato Dante, riprendendo il ritratto di Botticelli, la frase in cui cita Caprona nella Divina Commedia, la Torre degli Upezzinghi,la frase di ‘avviso pubblico’, il ricordo per le vittime innocenti delle mafie e il simbolo di Caparol, che ha donato tutto ciò che serviva sia per dipingere il muro che per prepararlo al murale. “La rappresentazione è attraversata dalle stelle, sono riuscita a dipingerne più di mille, il numero attuale delle vittime innocenti delle mafie, stelle brillanti per tutti noi. Il momento più emozionante, per me, sicuramente”.