Un progetto che nasce per mettere in sicurezza l’Arno e difendere il territorio dalla alluvioni. Sono stati inaugurati oggi dal presidente della Regione Eugenio Giani, accompagnato dall’assessora all’Ambiente Monia Monni, i lavori del secondo lotto della cassa di espansione ‘Pizziconi’ nel comune di Figline e Incisa Valdarno. Un intervento da quasi 23 milioni di euro.
Grazie a paratoie elettromeccaniche, in caso di alluvioni, le acque di piena dell’Arno verranno convogliate all’interno della cassa di espansione (collaudata a dicembre 2020) sottopassando l’autostrada A1 e la linea dell’Alta Velocità. Secondo le previsioni il completamento della cassa avverrà entro la metà del 2022. Un volta completato anche il secondo lotto, la cassa Pizziconi potrà invasare un volume di circa 3,1 milioni di metri cubi.
L’obiettivo è ridurre le massime portate del fiume che attraversano Firenze, affinché possano essere contenute in alveo. Il sistema di casse avrà una capacità di laminazione di circa 25 milioni di metri cubi d’acqua, in grado di contenere un evento estremo e raro come quello di piena dell’Arno che ha un tempo di ritorno di 200 anni.
Il sistema di laminazione di Figline si compone di varie casse di espansione: oltre a Pizziconi, include anche Restone, Prulli e Leccio (in quest’ultimo è compresa anche la cassa di Burchio) per un totale di oltre 132 milioni di euro.
Lo stato dei lavori delle altre casse del sistema di laminazione di Figline
La Cassa di Restone è in corso di realizzazione e si compone di due lotti. Il primo prevede l’adeguamento delle sezioni e delle opere di contenimento idraulico a protezione dell’abitato di Figline, lungo il Torrente Cesto. I lavori dovrebbero concludersi entro la fine dell’anno. Per il secondo lotto, la cassa vera e propria, è stato approvato ad inizio anno il progetto definitivo ed è in fase di verifica quello esecutivo.
Per la Cassa di Prulli sono invece chiusi e collaudati i lavori del primo lotto, tutte opere propedeutiche al secondo lotto – in fase di affidamento lavori – con le quali è stato stabilizzato il fondo del Torrente Gagliana per bloccarne l’erosione e realizzata una briglia sul Torrente Chiesimone.
Il progetto preliminare delle Casse di Leccio e Burchio è attualmente in fase di integrazione per essere sottoposto a verifica di assoggettabilità a VIA. L’opera completata avrà una capacità di laminazione di circa 8,2 milioni di metri cubi.
Previsto anche l’adeguamento statico, sismico, idraulico e stradale del ponte sull’Arno in località Pian dell’Isola (comuni di Figline e Incisa Valdarno e Rignano sull’Arno) che collega le aree delle casse di Leccio e Burchio. La gara dei lavori è prevista entro giugno 2021 con completamento dei lavori entro il 2023.