Come lui, solo un altro caso così difficile al mondo. Ma Cristian, a soli 8 giorni di vita, ha vinto. Prima grazie a una diagnosi prenatale sul suo cuore e poi con un’operazione all’Opa di Massa.
Tutto inizia alla ventesima settimana di gravidanza di una giovane assistita da Venturella Vangi, neonatologa dell’Ospedale di Careggi di Firenze, specializzata in diagnostica fetale che svolge la propria attività anche all’Ospedale del Cuore di Massa della Fondazione Monasterio. Con esami approfonditi sono state scoperte due anomalie congenite del cuore molto rare e di grande difficoltà di diagnosi prenatale.
La madre è stata subito ricoverata e al momento del parto l’equipe medica era già pronta per affrontare i problemi cardiologici del piccolo, poi operato all’ottavo giorno di vita.
Un’operazione su un cuore piccolissimo che si è conclusa nel migliore dei modi: Cristian è a casa con la sua famiglia. “È stato ricostruito l’arco aortico ed è stata chiusa la finestra aorto-polmonare – commenta la dottoressa Vangi – Una donna che non riusciva ad avere figli ce l’ha fatta grazie a una eccellenza, quella della medicina concezionale di elevata qualità di Careggi, ed una accurata gestione a Massa, sia dal punto di vista ostetrico per la paziente, che da quello cardiologico e cardiochirurgico per il feto. Un ottimo esempio di diagnosi difficile e di management combinato di due strutture di eccellenza, Fondazione Monasterio e Careggi, che mostra come la collaborazione condivisa porti a risultati altrettanto eccellenti”.
“In 25 anni di carriera – spiega Vitali Pak, direttore dell’Unità Operativa Cardiochirurgia Pediatrica e del Congenito Adulto dell’Ospedale del Cuore – questo è stato il primo caso che mi sono trovato ad affrontare con l’associazione di due difetti congeniti così complessi. In sala operatoria abbiamo potuto eseguire una correzione definitiva di entrambi i difetti dopo pochi giorni dalla nascita e con ottimo esito. Siamo molto felici di dire che il bambino adesso sta bene: dopo essere stato pochi giorni nel reparto della degenza con la sua mamma, è tornato a casa“. Ai dottori sono andati i complimenti del presidente della Regione, Eugenio Giani.
