Un rapporto iniziato a marzo 2020, all’inizio della pandemia, quando la necessità di mascherine, camici e altri dispositivi di protezione ha richiesto la collaborazione del sistema produttivo toscano. Insieme a tante altre aziende attive nel settore del tessile, Giuntini spa ha risposto alla chiamata della Regione Toscana. Oggi il rapporto si rafforza con “Invest in Tuscany”.
Nei giorni scorsi è stato infatti firmato un protocollo d’intesa con la storica azienda con sede a Peccioli, leader nella produzione di capi d’abbigliamento d’alta qualità, per individuare e promuovere iniziative destinate a rafforzarne l’attività in Toscana ed assicurare significative ricadute occupazionali. “Con Giuntini – ha annunciato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – abbiamo deciso di potenziare la sinergia mettendo loro a disposizione le competenze e le professionalità del settore che si occupa di attrazione degli investimenti per accompagnarne il processo di consolidamento sul territorio e accrescerne la competitività in Italia e all’estero”.
Un accordo per favorire i contatti con le altre aziende e offrire opportunità di sviluppo
Facilitare i rapporti con le imprese toscane attraverso l’attivazione di contatti diretti, favorire collaborazioni col mondo accademico per l’attività di ricerca e sviluppo, un’informazione costante su strumenti regionali di sostegno alla formazione, il supporto per interventi di efficientamento energetico e per piani di espansione verso l’estero. Questi i punti chiave del protocollo d’intesa. La Regione informerà l’azienda delle opportunità e degli eventuali strumenti di supporto agli investimenti e metterà a disposizione la struttura di Invest in Tuscany per il reperimento di potenziali partner, sia in Italia che all’estero.
18 imprese e mille dipendenti per riconvertire la produzione
Giuntini S.p.A., nei primi mesi del 2020, rispondendo all’appello lanciato dalla Regione per far fronte alla carenza di dispositivi di protezione necessari per l’emergenza Covid-19, ha avviato un rilevante investimento per la riconversione della produzione allo scopo di realizzare una linea specifica di produzione di presidi certificati per la protezione individuale (mascherine chirurgiche CE, camici e tute DPI III CE, camici DM classe I, calzari, copri scarpe). Un’iniziativa che ha avuto un impatto importante sull’economia locale e nazionale, attraverso il coinvolgimento diretto di tutta la filiera , dai fornitori dei macchinari e dei materiali, al laboratorio di test, alla catena di distribuzione. Una filiera costituita da 18 imprese toscane, per un totale di circa mille dipendenti.