“A Firenze, culla del Rinascimento, durante i primi giorni di primavera, nasce “Aurora”. È il risveglio delle arti, l’ossigeno che interrompe l’apnea; è la Dea del rinnovamento, del ciclo terrestre che annuncia l’arrivo di una nuova luce: intensa, impervia, immensa”.
Con queste parole il cantautore Giovanni Caccamo ha salutato le riprese del suo nuovo videoclip “Aurora”, che si tengono oggi in Palazzo Vecchio, grazie alla collaborazione con l’associazione MUS.E e il Comune di Firenze.
L’uscita del cortometraggio è prevista per il 23 aprile sui canali YouTube e Vevo dell’artista che si esibirà negli spazi monumentali dell Salone dei Cinquecento, Sala delle Udienze e Sala degli Elementi, insieme ai danzatori della Compagnia Nuovo Balletto di Toscana diretta da Cristina Bozzolin.
“In un momento molto difficile per l’arte e per la cultura in generale – ha commentato l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi – questo video contribuirà a tenere vive le sale dei nostri musei civici e ne farà scoprire le bellezze e i segreti attraverso le parole e le note di un cantautore che ha scelto la nostra città per questa sua nuova impresa artistica”.
Diretto da Enea Colombi per Borotalco.tv, il videoclip sarà il prologo dell’album “Parola” prodotto da Ala Bianca e distribuito da Warner Music Italia, in uscita a settembre 2021. Un viaggio tra musica, prosa, cinema e letteratura, con protagonista la “parola” in ogni sua forma.
“Aurora” come ogni canzone del disco è preceduta da un’introduzione strumentale su cui una “voce d’eccezione” leggerà il testo che l’ha ispirata. In questo caso si tratta del testo della canzone “I’m that”, scritto da Franco Battiato e Manlio Sgalambro e interpretato per l’occasione dall’attore statunitense Willem Dafoe.
“Abbiamo deciso di fare un pezzo di strada insieme a questo artista giovane e visionario – ha spiegato Matteo Spanò, presidente di MUS.E – che condivide con noi un’idea di cultura sfaccettata e in continua evoluzione e che interpreta – attraverso le sue parole e la sua musica – il nostro desiderio di trovare nuovi modi per raccontare il patrimonio dei musei civici fiorentini”.
Un progetto che si sposa dunque con il periodo storico e l’emergenza che vivono la città e il settore culturale ma che intende al tempo stesso ribadire come l’arte e la bellezza di cui Firenze è testimone vivace, siano l’ossigeno dell’anima: energia costruttiva eterna e salvifica.