Dopo la prima sperimentazione nazionale nell’ambulatorio gestito dall’Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Aoup) a Cisanello (Pisa) e dopo il primo trattamento avvenuto a Siena, ecco che si aggiunge anche l’ospedale di Lucca, dove sono stati curati con anticorpi monoclonali (in questo caso della multinazionale farmaceutica Eli Lilly) i primi due pazienti Covid. Questa nuova opzione terapeutica, spiega la Asl Toscana Nord Ovest, è stata utilizzata tra sabato 27 e lunedì 29 su un uomo e su una donna. Entrambi i trattamenti sono stati effettuati all’interno del pronto soccorso diretto da Fabiana Frosini, struttura in cui è più probabile che al momento vengano intercettati i pazienti con le caratteristiche giuste per la somministrazione della terapia.
Nuove opportunità terapeutiche
Si tratta in particolare di persone positive al Coronavirus ma, sottolinea la Asl, in condizioni cliniche lievi o moderate (non hanno quindi necessità di essere ricoverati in ospedale) e che presentano alcuni specifici fattori di rischio. Gli anticorpi monoclonali possono essere usati anche per persone giovani. L’uomo trattato in questi giorni ha 24 anni, la donna 44. “Si tratta di un’opportunità terapeutica in più – spiega la direttrice sanitaria dell’ospedale, Michela Maielli – da mettere in atto in determinate condizioni, che i nostri professionisti hanno ben chiare. Oggi al San Luca disponiamo di entrambe le combinazioni di monoclonali in commercio e sono tutte e due affidabili. Vaccinazione e sviluppo di nuove terapie vanno quindi di pari passo e questo ci induce all’ottimismo. Il prossimo passo – conclude – sarà quello di individuare le persone anche sul territorio, in collaborazione con i medici di medicina generale”.