Nei giorni in cui sono chiusi cinema, teatri e musei, ecco che si torna a parlare di cultura (e di rinascita). Perfino il Festival di Sanremo ha dovuto tributare ai suoi ospiti ovazioni d’archivio, attingendo a immagini del passato. Eppure l’applauso rivolto a Stefania Sandrelli, stavolta, era reale. Seppur filtrato dalle webcam sparse in mezza Toscana, nel giorno della presentazione del 67esimo Festival Puccini di Torre del Lago l’attenzione è stata rivolta soprattutto a lei, che a 74 anni debutterà alla regia con la Tosca diretta dal maestro Alberto Veronesi. “Dire che sono felice è poco. Sono pazza di gioia” confessa la Sandrelli, che oltre alla sua Viareggio nel cuore porta con sé anche le arie di Giacomo Puccini. Da sempre. “Per questa Tosca, che è un’opera meravigliosa, professionalmente ho rinunciato anche ad altro. Conto i giorni che ci separano dal debutto. Del resto la mia è anche una storia familiare. Mio nonno Pietro, infatti, conosceva Puccini. Erano compagni di bevute al caffè Margherita, qua a Viareggio. Mi parlava spesso di lui. E poi m’invitava a sedergli vicino e cominciava a cantare tutte le opere di Puccini, che ho imparato a conoscere a memoria”. Questa è solo una delle tante novità di questo Festival che, con forza e coraggio, propone un ricco cartellone estivo che di fatto darà il via al percorso di avvicinamento verso il centenario della morte di Puccini, avvenuta nel 1924. A proposito di centenari, il Festival, attraverso Stefano Massini, renderà omaggio a Enrico Caruso a un secolo esatto dalla sua scomparsa (“Caruso Forever”).
Poesia, amore e… cartoline
“Vogliamo guardare al bello che verrà e al ritorno della cultura”
“Tanti baci. Eh sì, quanti baci ci siamo dati nelle opere…” chiosa Stefania Sandrelli. Del resto il tema del Festival Puccini 2021, che si svolgerà tra luglio e agosto, è proprio quello: il bacio. Lo si capisce già dall’immagine della nuova locandina, che ripropone gli amanti di Magritte tra le tende di un palcoscenico. “Quell’immagine rappresenta per noi un auspicio” spiega il direttore artistico della manifestazione, Giorgio Battistelli. “Racchiude la speranza del sipario che si riapre, della passione che traspare. Il desiderio è forte. Anzi, fortissimo”. Anche i “tanti baci” scelti per il titolo hanno un riferimento culturale ben preciso. “Sono i baci suggeriti dalla poesia Franco Marcoaldi. Ricordo i tempi delle vacanze e delle cartoline su cui scrivevamo ‘Tanti baci dalla Versilia’. Oggi quel saluto suona come qualcosa di proibito” precisa Battistelli. Insomma, in questo Festival c’è tanta voglia di ricominciare a vivere e viaggiare. “Il valore della musica è universale e porta con sé significati profondi” commenta Sandra Mei, assessore alla cultura del Comune di Viareggio. “Presentiamo questo Festival mettendo in gioco passione, determinazione e un pizzico di coraggio. Vogliamo guardare al bello che verrà e al ritorno della cultura”.
La (ri)nascita culturale
La Fondazione Festival Pucciniano guarda al futuro con ottimismo. E lo fa concretamente, proponendo opere, mostre (“Folon, l’Europa e il colore”), concerti, spettacoli ed eventi speciali che porteranno sul palco di Torre del Lago, oltre a Stefania Sandrelli e Stefano Massini, anche Daniele Abbado, Marco Scola di Mambro, Toni Servillo, Giuseppe Montesano e lo stesso Franco Marcoaldi. “È per tutti noi un’occasione preziosa. Per questo, con coraggio e responsabilità, non ci siamo mai fermati” spiega Maria Laura Simonetti, presidente della Fondazione. “Ci siamo confrontati con tutte le istituzioni, dal Ministero in giù. Vogliamo dare il nostro contributo alla ripartenza. L’abbiamo fatto con passione, continuando a lavorare per rafforzare anche l’economia del territorio. Cultura e turismo, in questi mesi, hanno sofferto fin troppo“. Per la presidente ripartire non significa solo realizzare un cartellone di eventi ma anche “stare al fianco dei partner, a cominciare dai teatri del territorio”, dal Giglio di Lucca al Goldoni di Livorno. “Per la Toscana è un onore ospitare e sostenere questo Festival” aggiunge il presidente della Regione, Eugenio Giani. “Sono convinto che dopo il dramma vedremo la luce. [mark]Questo sarà per tutti noi l’evento della rinascita toscana[/mark]“. Un augurio condiviso da tutti, nessuno escluso.
Il programma
Anche stavolta siamo di fronte a un Festival diffuso e sempre più internazionale. Gli spettacoli, oltre che a Torre del Lago, si svolgeranno anche a Viareggio e in vari spazi della città, fondendosi con le proposte del “Premio Viareggio” e il “Carnevale universale” e destinati a concludersi con la “Puccini Promenade” (22 agosto), ovvero l’happening che coinvolgerà i viali a mare. Tre i titoli d’opera proposti per dieci rappresentazioni complessive: la “Tosca” con il debutto alla regia di Stefana Sandrelli (23 luglio, 6 e 13 agosto); un nuovo allestimento di “Turandot”, coprodotto con il Teatro Goldoni di Livorno e – per la prima volta – con il finale composto da Luciano Berio (24 e 30 luglio, 14 e 20 agosto); infine la “Bohème” nella ripresa dello spettacolo di cui firmò la regia Ettore Scola e qui affidata a Marco Scola di Mambro (31 luglio, 7 e 21 agosto). Nell’ambito di “Puccini la musica e il mondo” sono poi in programma “Caruso Forever” (2 agosto), il concerto sinfonico dell’Orchestra del Festival Puccini diretta da Roberto Abbado (5 agosto), “Tanti baci” di Franco Marcoaldi (8 e 9 agosto), “Pierrot Lunaire” (in collaborazione con l’Accademia del Teatro alla Scala, 10 agosto), Toni Servillo e Giuseppe Montesano (12 agosto). Informazioni, programma e biglietti su puccinifestival.it.