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Covid, sindaci toscani: “Non raggiungete le seconde case”. Scuole chiuse nel senese

Da Pisa a Livorno, sono 16 i sindaci che si appellano ai cittadini affinché non raggiungano le seconde case. E mentre a Castellina in Chianti (Siena) si chiudono tutte le scuole, Pistoia si preoccupa dei mancati effetti della zona rossa

Livorno - © Federico Burgalassi / Unsplash

“Non venite nelle seconde case: aiutateci a controllare la pandemia, nell’interesse di tutti”. È questo l’appello dei sindaci dei 16 comuni della Società della salute Valli Etrusche della Toscana, a cui fanno riferimento comuni delle province di Pisa e Livorno, che hanno scritto una lettera aperta ai proprietari delle abitazioni per le vacanze nei loro territori. Si tratta di Bibbona, Campiglia Marittima, Casale Marittimo, Castagneto Carducci, Castellina Marittima, Cecina, Guardistallo, Montescudaio, Monteverdi Marittimo, Piombino, Riparbella, Rosignano, Santa Luce, San Vincenzo, Sassetta e Suvereto. “Turismo e accoglienza sono per noi fondamentali, ma adesso non sono garantibili” scrivono i sindaci in una lettera diffusa da Anci Toscana. “Non si tratta di non essere ospitali: facciamo un appello al senso di responsabilità a tutela e salvaguardia della salute di tutti”. I sindaci sottolineano che “le strutture sanitarie dedicate al Covid sono vicine alla saturazione, ed è al limite la garanzia di un’adeguata copertura ospedaliera già solo servendo il nostro bacino di utenza; il nostro timore è che il sistema sanitario non regga la pressione. Chiediamo un sacrificio piccolo”, aggiungono spiegando che “attenderemo i cittadini delle seconde case a braccia aperte” appena le condizioni lo consentiranno. Ora però “chiediamo un atto di amore e responsabilità. Controlleremo il rispetto delle regole – concludono – e se necessario chiederemo un confronto con le prefetture di Livorno e Pisa”.

Scuole chiuse

Intanto Castellina in Chianti (Siena) è stata disposta la chiusura delle scuole per prevenire la diffusione di nuovi. Il provvedimento sarà valido da domani a sabato 27 marzo. L’ordinanza è stata firmata oggi dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, dopo essersi confrontato con il sindaco Marcello Bonechi. “La chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado – afferma Bonechi – è stata disposta dopo un approfondito confronto con tutti i soggetti interessati (Direzione Generale dell’Azienda Usl Toscana Sud Est, la Dirigenza Scolastica dell’Istituto Comprensivo di Monteriggioni e le famiglie) per limitare la diffusione del contagio da Covid. Il dato aggiornato a ieri, lunedì 15 marzo, registra 14 casi positivi, ma vista la quarantena in corso per una classe della scuola elementare e una della scuola media, nonché la situazione dei contagi in provincia di Siena e nei comuni a noi limitrofi, ho ritenuto opportuno sospendere le attività didattiche in presenza fino a sabato 27 marzo. La formazione continuerà con la didattica a distanza, mentre gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali potranno contare su lezioni in presenza e in sicurezza. La decisione di chiudere le scuole è stata condivisa anche con i rappresentanti dei genitori, con la consapevolezza di creare alcuni disagi temporanei alle famiglie ma con l’obiettivo di prevenire la diffusione del Covid per il bene di tutti. Resta fondamentale – conclude Bonechi – il rispetto collettivo delle norme essenziali: utilizzare la mascherina, lavarsi le mani e mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro”.

Pistoia “rossa”, la situazione non migliora

Infine c’è preoccupazione a Pistoia dove “la situazione rimane ancora molto complessa, e anche l’incidenza del contagio si attesta attorno a 400” ogni 100 mila abitanti. “È vero che l’esito delle misure in essere per effetto della zona rossa qualche piccolo risultato lo stanno producendo, almeno in termini di stabilizzazione, ma a fronte ormai di quasi tre settimane di restrizioni, ci si aspettava un calo più consistente”. Così si è espresso il presidente della Provincia di Pistoia, Luca Marmo, riguardo al numero di contagi da Covid nel pistoiese. Oggi sono 163 i nuovi casi, nonostante sia già iniziata da due giorni la terza settimana di zona rossa. “Speriamo che la campagna vaccinale possa avere un incremento – aggiunge – anche al netto della problematica momentanea su AstraZeneca, perché credo che quella sia l’unica soluzione in prospettiva che ci può restituire a una vita normale”. La situazione dei contagi, conclude, “ci induce ad usare prudenza e ad invitare tutti i cittadini a rispettare rigorosamente le regole delle norme restrittive”.

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