Sarà il volo proveniente da Parigi di Air France seguito da quello da Amsterdam di Klm, a riaprire l’aeroporto di Firenze, venerdì 2 aprile, dopo quasi 60 giorni di chiusura per consentire i lavori per il rifacimento della pavimentazione della pista. I lavori stanno andando avanti spediti grazie all’impegno di oltre 100 persone che si alternano sul cantiere a ciclo continuo 7 giorni su 7.
Questo è quanto emerso dal sopralluogo alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella, del Presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai e dell’amministratore delegato di Toscana Aeroporti Roberto Naldi, sullo stato di avanzamento dei lavori che stanno interessando il rifacimento della pavimentazione della pista dell’aeroporto di Firenze, delle strip di sicurezza, inclusi segnaletica orizzontale e dispositivi luminosi, nel rispetto delle norme di certificazione EASA.
“La significativa diminuzione dei livelli di traffico aereo derivante dagli effetti della pandemia da Covid-19 ha rappresentato l’occasione per poter eseguire i lavori di manutenzione della pista condensandoli il più possibile in questa finestra temporale in modo da non dover più prevedere chiusure dell’aeroporto nei prossimi anni. Stiamo profondendo un enorme sforzo in modo da essere pronti per l’auspicata ripresa del traffico nella prossima primavera-estate. Le lavorazioni avvengono a ciclo continuo 7 giorni su 7 con oltre 100 persone al giorno impiegate sui cantieri a ulteriore testimonianza dell’importanza dell’aeroporto anche sull’indotto economico e occupazionale del territorio”, ha affermato il Presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai.
Il dettaglio dei lavori
Grazie ad un investimento complessivo di 8,5 milioni di euro i lavori consentiranno di riqualificare l’intera pavimentazione superficiale della pista. Saranno poi sostituite tutte le luci e i segnali luminosi con nuovi segnali LED di ultima generazione, più performanti in termini ambientali, e sarà anche migliorato l’impianto elettrico, attraverso la sostituzione di alcune linee elettriche di alimentazione e di trasformatori di isolamento, in modo da rendere l’intero sistema più moderno ed avanzato.
A tutto questo si aggiunge l’installazione di un sistema di controllo e monitoraggio continuo della singola luce in grado di fornire alla torre di controllo l’immediata informazione dell’eventuale malfunzionamento e consentire il tempestivo intervento di manutenzione o sostituzione. Una tecnologia ad oggi adottata da pochissimi aeroporti in Italia. Oggetto di interventi di consolidamento anche le aree di terra circostanti alla pista e sarà migliorato il sistema di drenaggio esistente.
“Questi lavori danno il segno che la città non si ferma – ha commentato il sindaco Dario Nardella durante il sopralluogo. – Mi voglio congratulare con la società Toscana Aeroporti perché approfittando dell’emergenza Covid, e quindi della chiusura delle frontiere e dell’azzeramento delle attività aeroportuali, ha messo in campo questo progetto di riqualificazione della pista che rende più efficiente l’aeroporto e la pista stessa”.
Cinque anni per la nuova pista
Il sopralluogo è stata anche l’occasione per tornare a parlare della nuova pista: “io ho ribadito tutto il sostegno del Comune di Firenze al progetto, che non abbiamo mai smesso di seguire e sostenere convintamente“, ha sottolineato il sindaco Nardella. Per Roberto Naldi, amministratore delegato di Toscana Aeroporti: “ci vorranno almeno cinque anni”. Ha poi aggiunto: “stiamo completando i lavori per la ripresentazione del masterplan, che prevedrà la stessa pista di 2.400 metri: da tutte le analisi fatte, approfondite a tutti i livelli, non esistono alternative. Abbiamo speso anche un po’ di tempo per capire fino in fondo se esistevano altre possibilità, e abbiamo verificato che non si può fare diversamente, quindi il masterplan verrà presentato entro il mese di maggio“