In attesa di una legge nazionale che abbatta la cosidetta “Tampon tax”, ovvero l’Iva sugli assorbenti femminili che al momento nel nostro paese è al 22%, in Toscana ci sono diverse farmacie che fanno da apripista, togliendo quasi tassazione così elevata su beni essenziali per le donne.
A Pontassieve è il comune che paga l’Iva
A Pontassieve, alle porte di Firenze, dal primo marzo è partita una campagna di abbattimento di prezzi sugli assorbenti venduti nella Farmacia Comunale. “Abbiamo potuto farlo proprio perché la Farmacia è di proprietà del Comune, quindi ci dà la possibilità di fare politiche sui prezzi autonome – spiega la sindaca Monica Marini – abbiamo deciso di dare un segnale proprio su questo tema”.
È quindi il Comune a pagare l’Iva sugli assorbenti al posto delle clienti.
“Si tratta di un’ingiustizia assoluta a livello globale, dove è presente la tassazione di questo tipo – sottolinea l’assessore comunale alle pari opportunità Jacopo Bencini – una tassazione al 22% è una tassazione da bene di lusso, mentre abbiamo una tassazione al 4% su prodotti che potrebbero invece essere meno essenziali, pensiamo e tartufi a tanti altri”.
L’iniziativa del Comune di Pontassieve ha carattere strutturale, quindi nella farmacia comunale gli assorbenti saranno sempre scontati dell’Iva, ma le clienti vengono già a fare scorta.
Stop alla Tampon tax nelle farmacie comunali Farm@Rete
Niente più Iva sull’acquisto degli assorbenti in Toscana anche in tutte le farmacie comunali di San Miniato, Fucecchio, Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val D’Arno e Santa Croce sull’Arno, comuni a cavallo tra le province di Firenze e Pisa.
È l’iniziativa di Farm@Rete, network di cinque società che gestiscono le farmacie comunali, insieme alle Amministrazioni comunali, che in occasione della Festa della donna annunciano l’eliminazione della Tampon tax.
“Mi sembra importante che le farmacie pubbliche recepiscano concretamente questo messaggio – sottolinea Luigi Giglioli, coordinatore di Farm@Rete -, lanciato ormai da tempo
da molte associazioni che lavorano per sostenere le donne e lottano per una vera parità tra i generi. Adesso decidiamo di mettere in evidenza il fatto che gli assorbenti per le ragazze e le donne che hanno le mestruazioni non sono una scelta, ma una necessità. E quindi ne copriamo il costo dell’Iva. Le farmacie comunali applicheranno infatti uno sconto sul prodotto e si caricheranno di rimborsare con risorse proprie il pagamento dell’Iva”.