Una foto come unico indizio e la potenza dei social network: sono queste le sole armi a disposizione di Neda Tootoonchi, fiorentina da oltre 20 anni trasferita in Inghilterra, per ritrovare la bambina che il nonno di suo marito Paul O’ Neill salvò nell’autunno del 1944 in Mugello.
Neda ha lanciato infatti un appello su Facebook nel gruppo “Antiche cartoline dal Mugello” per cercare di rintracciare quella ragazzina che oggi sarebbe una signora anziana, e scoprire se si ricorda qualcosa del soldato inglese che le venne in soccorso durante la guerra.
La bambina salvata a Borgo San Lorenzo
Il nonno del marito di Neda si chiamava Harry Rodney ed è morto nel 2012 a 94 anni. Nel settembre del 1944 il soldato Harry stava combattendo con i Royal Scots nella zona di Borgo San Lorenzo, quando lui e altri militari trovarono una bambina sola, nascosta in una casa e affamata: la soccorsero e la riportarono dalla sua famiglia. Harry e gli altri soldati rubarono del cibo dal Naafy (The Navy, Army and Air Force Institutes) e lo regalarono alla famiglia che cucinò per tutti, militari inclusi.
“Il nonno di Paul ha sempre raccontato questa storia e abbiamo appena ritrovato una foto della bambina con la famiglia. Ci piacerebbe rintracciarla e sapere se si ricorda di questo soldato e farci raccontare la storia come se la ricorda lei”, è il messaggio scritto su Facebook da Neda Totoonchii e rilanciato poi da Matteo Incerti, il giornalista e scrittore reggiano che aveva fatto partire le ricerche per i bambini del soldato Adler, ormai ottantenni e rintracciati in provincia di Bologna.
La storia del soldato Adler
L’appello di Neda infatti ha un precedente positivo: la storia del soldato del soldato americano Martin Adler, 96 anni, che lo scorso anno ha ritrovato e incontrato virtualmente i tre bambini che aveva conosciuto durante il secondo conflitto mondiale, mentre lui combatteva sulla Linea Gotica.
Dieci giorni prima di Natale infatti il 96enne originario del Bronx si è ritrovato faccia a faccia – per quanto sullo schermo di un computer – con Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi, rispettivamente di 83, 82 e 79 anni. Li aveva visti per la prima e unica volta nell’ottobre del 1944.
Quel giorno, insieme al suo compagno d’armi John Bronsky, Alder era entrato mitra in pugno in un’abitazione dell’Appennino tosco-emiliano. Da una grande cesta provenivano strani rumori: i due militari erano pronti a fare fuoco, quando una donna corse loro incontro urlando “bambini, bambini!”. Ne uscirono tre ragazzini, due femmine e un maschio. A quel piunto i due militari, sciogliendosi, chiesero il permesso alla mamma di farsi una foto con loro.
Proprio grazie a quello scatto 76 anni dopo si sono potuti ritrovare online: un’emozione che anche i familiari del soldato Harry Rodney potrebbero riuscire a vivere.