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Anticorpi monoclonali: firmato l’accordo per un polo industriale farmaceutico a Siena

Un investimento totale di 38 milioni di euro che porteranno alla produzione di 100 mila dosi entro l’estate e l’assunzione di 33 persone entro il 2024

Anticorpi monoclonali - © Cristina Storto

É stato firmato oggi l’accordo di programma tra Regione Toscana, Fondazione Toscana Life Sciences e Invitalia che prevede la creazione di un polo industriale farmaceutico a Siena che farà capo alla neonata Tls sviluppo, partecipata al 30% dallo Stato attraverso Invitalia che investe 15 milioni mentre 25 milioni e 500 mila euro sono a carico di Mise e 500 mila euro della Regione. In tutto un investimento di 38 milioni di euro.

L’azienda comincerà la propria attività producendo 100 mila dosi di anticorpi monoclonali in tre mesi, si tratta del primo farmaco esistente per la cura del Covid-19 che verrà quindi somministrato solo alle persone che hanno già contratto il virus.

“Fin’ora si è parlato di vaccini – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Gianiovvero elementi di prevenzione perchè funzionano sul sistema immunitario e sulla possibilità di prevenire il Covid-19. Il lavoro di ricerca che il professor Rappuoli e il suo pool ha realizzato iniziando a lavorare fin dagli inizi, un anno fa, si concretizza con vere e proprie dosi di anticorpi monoclonali che inoculate consentono anche al malato di Covid di poter reagire. Ci sono quattro-cinque laboratori nel mondo che stanno lavorando a questo farmaco, di questi uno è in Italia e prodotto interamente a Siena. Per realizzare praticamente gli anticorpi nasce questa nuova società la Tls sviluppo con un’investimento di Invitalia una partecipata dello Stato che mette le risorse che potranno consentire di realizzare le prime dosi. Si tratta di un risultato storico perchè se sui vaccini l’Italia è arrivata dopo molti altri, solo in questi giorni si sta testando il vaccino made in Italy, sulla medicina possiamo arrivare prima di altri.”

Quando saranno pronti gli anticorpi?

Non c’è ancora una data per la produzione degli anticorpi, è infatti entrata nel vivo proprio adesso la prima fase della sperimentazione che dovrà poi attendere l’autorizzazione ufficiale, venerdì è stato infatti inoculato il primo paziente. Ma si pensa che saranno pronti per la fine della primavera e l’inizio della prossima estate.

La prima fase della sperimentazione si basa su un insieme di 40 volontari sani con l’obiettivo di valutare i possibili effetti collaterali del farmaco. La seconda fase è invece l’analisi dell’efficacia terapeutica dell’anticorpo e sarà sperimentata su 1000 soggetti malati.

La rilevanza del programma avrà anche ricadute importanti sul piano occupazionale, è previsto infatti l’inserimento graduale di 33 nuove unità lavorative nella sede operativa di Siena entro il 2024.

L’assessore al diritto alla salute e sanità, Regione Toscana Simone Bezzini ha detto: “Io credo che questa pandemia ci abbia insegnato che l’industria legata al settore farmaceutico, delle scienze della vita e sanitario in senso lato deve essere considerata un’industria strategica per lo sviluppo del paese. Nei mesi scorsi ci siamo trovati un po’ scoperti a partire dalla mascherine e dei dispositivi di sicurezza, adesso c’è il tema dell’approvvigionamento dei vaccini. Credo che se abbiamo capito qualcosa è che il paese deve fare politiche pubbliche di investimento sulla ricerca, sull’innovazione, sull’industria legata alla sanità. La Toscana in questo senso ha un buon posizionamento perchè ci sono industrie di grande valore e perchè c’è un soggetto come Toscana Life Sciences che ha sviluppato attività di attrazione di investimenti come dimostrano anche i monoclonali. Le intese che si stanno sviluppando hanno un valore sanitario, a beneficio della salute, ma hanno anche valore economico e occupazionale per la nostra regione”

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